Vaccino obbligatorio per gli insegnanti allo studio del governo: quanti sono ancora senza copertura
Difficilmente una decisione sulle modalità del rientro a scuola arriverà prima di giovedì: ancora tante le incognite sul tavolo, dalla questione dei trasporti a quella del vaccino obbligatorio per il corpo docenti. Nelle prossime ore il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare un nuovo decreto Covid contenente appunto interventi mirati al ritorno in classe a settembre, quando inizierà il nuovo anno scolastico. E intanto si continua a discutere della possibilità di introdurre l'obbligo di vaccinazione contro il coronavirus per il personale scolastico, in modo da garantire il rientro in presenza. C'è però chi frena, anche all'interno del ministero, sottolineando che quella dei lavoratori della scuola è una categoria con un alto tasso di vaccinazione, vicino all'80%, per cui non sarebbe necessario parlare di obblighi. Meglio persuadere chi non l'ha ancora fatto a prenotare il vaccino, lasciando perdere imposizioni contando che manca ancora più di un mese al nuovo anno scolastico.
Chiaramente la situazione è diversa da Regione a Regione. In Campania, ad esempio, il 96,72% degli insegnanti e operatori scolastici ha già completato il ciclo vaccinale, mentre in Sicilia siamo solo al 53,16%. Sono i dati dell'ultimo report settimanale del governo sull'andamento della campagna vaccinale. Altre Regioni sopra quota 90% di lavoratori della scuola completamente vaccinati sono il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, e il Molise. Tra le percentuali più basse invece troviamo il Trentino Alto Adige, la Liguria e l'Emilia Romagna.
Sull'obbligatorietà del vaccino per gli insegnanti le forze politiche rimangono distanti. Questa mattina Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, ha commentato: "Io credo che si debba vaccinare il maggior numero di persone, anche in fabbrica, e nel mondo della scuola. Il vaccino dovrebbe essere obbligatorio per tutti coloro che operano nel settore scolastico, personale docente e non docente: solo così si potrà debellare il virus".
Come abbiamo detto, però, il governo non dovrà prendere posizione solamente in merito al vaccino obbligatorio. "La differenza con l’anno scorso è essenzialmente la disponibilità del vaccino, ma il trasporto pubblico non sembra in grado di riformulare se stesso, di fare delle corse dedicate alle scuole. Ciò che in altri Paesi si fa normalmente, da noi sembra impossibile. Eppure abbiamo avuto un anno e mezzo per fare degli interventi", ha detto Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, ospite della trasmissione Coffee Break.