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Vaccino, la promessa di Conte: “Primi effetti in primavera, convivere col Covid ancora qualche mese”

Il presidente del Consiglio Conte ha spiegato che per avere i primi effetti positivi della vaccinazione anti Covid “servono circa 10 milioni di vaccinati” e l’obiettivo sarà raggiunto “in primavera, comunque prima dell’estate”. Quindi, ha aggiunto,”dovremo convivere con il virus ancora qualche mese”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato a un evento organizzato dal gruppo Gedi, in un'intervista rilasciata al direttore de La Stampa Massimo Giannini, ha parlato ancora delle possibili nuove restrizioni per Natale: "Anche alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico-scientifico, qualche ritocchino lo stiamo per introdurre, ci rifletteremo nei prossimi giorni", ha spiegato il premier Conte, riferendosi alle proposte formulate dal Comitato tecnico scientifico, che ha chiesto appunto di inasprire le misure, prevedendo anche un massiccio impiego delle forze dell'ordine per rafforzare i controlli.

Il premier Conte ha però ribadito che "le misure predisposte stanno funzionando e la curva epidemiologica è tornata sotto controllo, evitando come avvenuto in altri Paesi il ricorso a nuovi lockdown generalizzati". L'obiettivo ha ripetuto Conte "resta quello di evitare una terza ondata". Per avere gli effetti positivi della vaccinazione anti Covid "servono circa 10 milioni di vaccinati" e l'obiettivo sarà raggiunto "in primavera, comunque prima dell'estate".

"C'è un piano di vaccinazione che ci consentirà di avere in primavera i primi significativi impatti degli effetti della vaccinazione", ha ribadito Dunque "dovremo convivere con il virus ancora qualche mese", ha spiegato ancora.

Per quanto riguarda il Recovery fund secondo il premier l'Italia non è in ritardo: "Lo ha chiarito anche la Commissione Europea. Il veto di Polonia e Ungheria è superato e la stessa Commissione molto difficilmente sarà disponibile a ricevere i vari piani nazionali prima di febbraio inoltrato. C'è tutto il tempo per completare la nostra elaborazione – ha aggiunto -. Sarà un piano condiviso: con forze di maggioranza definiremo gli appostamenti e poi ci confronteremo con opposizione e parti sociali".

Tra i progetti per spendere i 209 miliardi del Recovery plan Conte ne ha elencato alcuni per il Sud: "l'alta velocità Napoli-Bari, la Salerno-Reggio Calabria, le dorsali da Salerno a Taranto, la Palermo-Catania-Messina. E poi progetti per l'agricoltura di precisione in particolare e un complessivo rafforzamento della governance soprattutto al Sud. Poli tematici di ricerca come l'Agritech che intendiamo insediare a Napoli".

"Sono in corso in queste ore confronti con le varie forze politiche poi ce ne sarà uno collettivo. Visto che ci sono state critiche da parte di Italia Viva, è giusto che ci sia questo confronto. Io non voglio disperdere energie rispetto a impegno di governo, ma ci deve essere questo passaggio perché dobbiamo raccogliere tutte le istanze. Troveremo la formula per rilanciare azione governo".

Proprio in questo momento Conte, nell'ambito della verifica di governo, ha ricevuto a Palazzo Chigi la delegazione di Leu, con il ministro della Salute Roberto Speranza, i capigruppo Federico Fornaro e Loredana De Petris, Nicola Fratoianni e Rossella Muroni.

Il premier ha ribadito che non possiamo permetterci una crisi di governo: "Tutto ci possiamo permettere meno che dare segnale di scarsa coesione delle forze di maggioranza. Abbiamo grandi sfide, si affrontano con forze di maggioranza che hanno ben chiari obiettivi e priorità e riescono ad esprimere grado coesione per raggiungerli".

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