Vaccino anti-Covid, quando arriveranno le dosi per tutti i cittadini e quanto costerà
La notizia che il vaccino anti-Covid dell’azienda farmaceutica Pfizer è efficace nel prevenire il 90% delle infezioni riporta la discussione sui tempi entro cui saranno disponibili le prime dosi per i cittadini italiani. A parlarne è anche la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, in un’intervista a La Stampa. Zampa fa sapere che i cittadini potranno ricevere “le prime dosi di vaccino molto presto, i cittadini comuni potranno essere vaccinati entro l'estate”. Una certezza, quella espressa dalla sottosegretaria, dipendente dal fatto che “l’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione: abbiamo prenotato 70 milioni di dosi”.
Quanto costerà il vaccino anti-Covid
Altro elemento su cui si sofferma Zampa nella sua intervista è quello del costo del vaccino anti-Covid, che sarà “bassissimo”. “Sotto i 5 euro”, assicura ancora la sottosegretaria. La distribuzione del vaccino contro il Coronavirus in Italia avverrà sulla base di precisi criteri: “La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili”. Poi si andrà avanti “per classi d’età: verrà fissato un criterio e si arriverà velocemente a tutti”.
Zampa: da Pfizer buone notizie
Per Zampa l’annuncio della Pfizer sul vaccino è “una grande e bella notizia: arriva dopo aver fatto una sperimentazione molto ampia”. La sottosegretaria viene intervistata anche da Uno Mattina, spiegando ancora: “La Pfizer, a suo tempo, non aderì a una richiesta di accelerazione che era stata avviata negli Stati Uniti, ma ha proceduto secondo i tempi giusti, con grande intelligenza. Voglio però ricordare che manca ancora la registrazione, quindi il vaccino non è sul mercato. Non vorrei che ci fosse confusione su questo punto”. Zampa ricorda, inoltre, che questo vaccino “ha bisogno di due dosi”.
Vaccino, possibili 1,7 milioni di dosi in Italia a gennaio
Commentando le indiscrezioni secondo cui ci sarebbe stato un incontro riservato tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i rappresentanti della Pfizer, Zampa sottolinea che “è normale che ci siano incontri, servono a opzionare quote importanti di vaccino”. “Il ministro è stato straordinariamente bravo – prosegue – il ministero ha lavorato con molto anticipo: è stata l’Italia a farsi promotrice di un consorzio europeo e sarebbe grave se questi incontri non ci fossero”. Sull’ipotesi che l’Italia ottenga da Pfizer 1,7 milioni di dosi a gennaio, la sottosegretaria conferma che “è possibile”.