Vaccini, salta obbligo a settembre: bambini non vaccinati non saranno esclusi da nidi e materne
Salta il divieto di accesso alla scuola dell’infanzia per i bambini non vaccinati, almeno per il prossimo anno scolastico. La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato due emendamenti – identici – presentati da M5s e Lega al decreto Milleproroghe, con cui si sancisce il rinvio del divieto di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole per l’infanzia, dei bambini le cui famiglie non presentino la documentazione che prova l’avvenuta vaccinazione. Si rimanda, quindi, l’obbligo all’anno scolastico 2019-2020. L’obbligo che viene procrastinato riguarda i bambini da zero a sei anni.
L’obiettivo è quello di “garantire il diritto di accesso a scuola” a settembre a tutti i figli i cui genitori non abbiano presentato la documentazione, in attesa che venga messa in atto un piano vaccinale nazionale. I documenti richiesti sono quelli che attestano la vaccinazione e sono stati resi obbligatori dal decreto Lorenzin approvato nella scorsa legislatura. Il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti, parla di una “decisione di buon senso per la quale esprimiamo grande soddisfazione”: “Per il prossimo anno scolastico tutti i bambini, compresi quelli sprovvisti di documentazione sulla loro vaccinazione, potranno accedere alle scuole per l'infanzia. L'obbligo slitta al 2019-2020”.
Proteste arrivano invece dal Partito Democratico. I senatori Dario Parrini e Simona Malpezzi, in una nota congiunta, affermano: “La maggioranza ha approvato in commissione Affari costituzionali la proroga all'anno scolastico 2019/20 dell'obbligo vaccinale. Con questo atto M5s e Lega dichiarano la vittoria dei no vax e soprattutto si assumono la responsabilità di diminuire l'immunità di gregge e ciò va a scapito dei più piccoli, dei bambini, dei più fragili, così come accaduto oggi a Bergamo, dove due neonate sono morte di pertosse perché prive di protezione vaccinale”.
I deputati, sempre del Pd, Elena Carnevali e Paolo Siani, criticano l’emendamento approvato al Senato definendolo “un maldestro tentativo della maggioranza di prorogare l'entrata in vigore dell'obbligatorietà dei vaccini”, che “getta la maschera rispetto al suo vero e unico obiettivo: aggirare il divieto”. “In questo modo – aggiungono – la maggioranza non solo ci dà ragione perché ammette che l'improbabile circolare della ministra Grillo sulle autocertificazioni era illegittima, in quanto norma secondaria che non può modificare una norma legislativa. Soprattutto, Lega e M5s rivelano quale sia il vero obiettivo a cui, sotto i sofismi e i deboli distinguo, puntano davvero. E cioè demolire l'impianto della legge Lorenzin. Questo significa tornare indietro dalle coperture vaccinali proprio nel momento in cui si cominciano a raggiungere dei livelli di copertura ragionevoli. Così si fa un danno gravissimo ai bambini italiani”.