Vaccini obbligatori a scuola: ora ci sono 800mila bambini “fuorilegge”
Il decreto che introduce l'obbligo vaccinale per i bambini dagli 0 ai 6 anni e l'estensione da 4 a 12 vaccini resi obbligatori approvato venerdì scorso in consiglio dei ministri e che produrrà i primi effetti già dal prossimo anno scolastico, 2017-2018, sta letteralmente gettando nel panico scuole, Asl e Tribunali minorili. Il motivo? Dai primi calcoli effettuati sembra infatti che in Italia al momento esistano ben 800mila bimbi e ragazzi iscritti all'asilo, alle scuole materne, elementari, medie e superiori non in regola con la nuova normativa e il rischio è che gli uffici preposti non riescano a concludere le pratiche entro l'inizio del nuovo anno scolastico. In particolare, infatti, è l'estensione del numero di vaccini considerati obbligatori a generare l'impasse: molti degli 800mila bimbi e ragazzi non sono in regola con la vaccinazione contro il morbillo, finora solamente raccomandata, e allo stato attuale, dunque, sarà necessario mettersi in regola in tempi brevi per poter frequentare gli istituti scolastici a partire dal prossimo settembre.
Al momento, però, sembra che non esistano materialmente le risorse per provvedere in tempi rapidi alla somministrazione delle dosi vaccinali e alla regolarizzazione delle posizioni degli alunni che, se non vaccinati, rischiano di rimanere fuori dalla scuola dell'infanzia o segnalati alla procura minorile. Secondo i dati disponibili, prendendo solo in considerazione i bambini iscritti alle scuole elementari, sarebbero 290mila i bimbi non in regola con le 12 vaccinazioni obbligatorie. Il nuovo sistema introdotto dal decreto approvato in Cdm potrebbe ingolfare le Asl dislocate sul territorio, che al momento non sono pronte ad assicurare la somministrazione di tutte le dosi vaccinali richieste nei tempi giusti per mancanza di adeguati fondi e di personale.
Ottocentomila persone, un numero molto alto, calcolato incrociando alcuni dati a disposizione. Come spiega il quotidiano La Repubblica:
Per avere un dato credibile bisogna basarsi sull'anti morbillo perché ha i tassi di coperture più bassi tra le 12 vaccinazioni adesso "obbligatorie" (a parte l'anti meningite B e C introdotti da poco), cioè intorno all'85% nel 2015. Chi non lo ha fatto, a 13-15 mesi di vita, molto probabilmente ha saltato anche l'esavalente che si fa a 3 mesi e ha coperture assai più alte.
Ebbene, sarebbero ben 800mila i giovani non in regola con l'anti morbillo alle materne, elementari, medie e superiori. Il dato si ricava incrociando le nascite per anno con le coperture a 24 mesi di età. Va detto che qualcuno potrebbe fare questo vaccino e gli altri in ritardo e quindi non essere rilevato in questa elaborazione. L'Istituto superiore di sanità ha però chiarito che questi casi ci sono ma non incidono molto sui numeri finali.
Per i dati delle materne bisogna tenere conto che queste scuole sono frequentate dal 92% dei bambini tra i 3 e i 6 anni. I numeri per i nati del 2014 sono stimati perché le coperture vaccinali del 2016 non sono ancora definitive. Per lo stesso motivo non si possono avere certezze sui nidi, anche se solo il 25-30% dei bambini li frequenta e quindi i non vaccinati qui non sono numericamente tantissimi.