Vaccini, l’ex ministra della Salute Lorenzin: “Sì all’obbligo per docenti, priorità riaprire scuole”
Tra oggi e domani il governo varerà nuove regole sull'utilizzo del Green Pass. In primo luogo la Certificazione Verde verrebbe rilasciata soltanto quattordici giorni dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino e inoltre il ‘pass' dovrebbe diventare obbligatorio per accedere a grandi eventi, per salire su un treno o su un aereo. L'ex ministro della Salute dei governi Letta, Renzi e Gentiloni, Beatrice Lorenzin, deputata del Partito democratico, ha spiegato a Fanpage.it la sua posizione su Green Pass e obbligo vaccinale per alcune categorie. Questa settimana, per esempio, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha dichiarato che l'esecutivo si riunirà presto per decidere in merito alla possibilità di introdurre l'obbligo per i docenti in vista della riapertura delle scuole a settembre.
Per fermare l'avanzata della variante Delta il Green Pass basterà oppure servirà introdurre l'obbligo di vaccinazione per tutti?
Io credo che il Green Pass in questa fase sia la soluzione corretta. Riesce a garantire da una parte la sicurezza nazionale dal punto di vista sanitario e dall'altra ci mette in condizione di prevenire nuove chiusure e quindi di proseguire una vita quanto più possibile normale anche dal punto di vista economico. Per questo credo che possa essere la soluzione che al momento ci permette di poter governare il virus, che si tiene a bada essenzialmente con tre azioni: vaccinare, realizzare una strategia integrata per evitare la sua circolazione in modo da non rischiare la formazione di nuove varianti, effettuare test sulla popolazione e sequenziare questi test.
Quindi non bisogna introdurre l'obbligo di vaccinazione per tutti?
Ci sono alcune categorie che per la loro professione o per quello che fanno, per il contatto con gli altri, per la responsabilità che hanno nei confronti degli altri, devono avere l'obbligo di vaccinazione. Sicuramente gli operatori sanitari, ma io credo che anche l'obbligatorietà per gli insegnanti sia una cosa giusta. Perché ora la nostra priorità è quella di aprire in presenza le scuole a settembre. Io sono favorevole all'obbligo per gli insegnanti poiché l'effetto del Covid sulla popolazione scolastica è molto pesante: ce l'hanno detto i dati Invalsi, ma ce lo dicono anche gli indicatori sulla salute mentale dei ragazzi, che sono molto preoccupanti. La scuola deve rimanere aperta e gli insegnanti devono essere vaccinati. E io introdurrei anche un meccanismo di tamponi settimanali, sia salivari che non, per prevenire focolai all'interno delle strutture scolastiche?
Lei che in passato ha avuto a che fare con i No vax, qual è la strategia per affrontarli?
Con i no vax non c'è niente da fare. Qualsiasi cosa si dica, loro negano le basi stesse dell'evidenza scientifica. Si tratta di una lotta tra razionale e irrazionale. Non c'è opera di convincimento possibile su quello zoccolo duro. Invece è molto più importante informare bene gli indecisi. C'è una continua mistificazione di informazioni scientifiche soprattutto sui social. Vengono manipolate, riadattate alla bisogna. Le istituzioni devono essere molto attente sulla comunicazione sui social. E poi ci vuole una grande campagna nazionale per far comprendere a tutti che il tema della vaccinazione è veramente un tema di sicurezza, che ha a che fare con il nostro futuro e con le nostre vite. Non si tratta solo di ammalarsi, ma tornare ad avere una vita libera che ci permetta di prosperare.