Crisanti: “Dal leghista Borghi stupidaggini antiscientifiche sui vaccini, il governo prenda le distanze”
L’emendamento presentato dal senatore leghista Claudio Borghi che puntava a eliminare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni è saltato. La Commissione sanità del Senato lo ha dichiarato inammissibile in quanto estraneo alla materia coperta dal decreto che intendeva modificare, ovvero il dl liste d'attesa. Per il microbiologo e senatore Andrea Crisanti, intervistato da Fanpage.it, l'inammissibilità non è altro che "una foglia di fico usata dalla maggioranza per evitare l'imbarazzo delle stupidaggini di Borghi".
Per il professore, rendere "raccomandati" anziché obbligatori i vaccini richiesti per iscrivere i minori a scuola sulla base della legge Lorenzin, avrebbe conseguenze gravissime. "Proprio a causa di tutta la demonizzazione che abbiamo avuto sui vaccini, nel caso del morbillo la copertura è inferiore alla soglia di protezione. Tant'è che ci sono numerosi casi di diffusione del virus soprattutto nelle scuole primarie", avverte.
La norma che la Lega puntava a modificare esiste per una "ragione molto semplice: proteggere i bambini che non possono vaccinarsi", spiega Crisanti. Da qui il consiglio rivolto non solo agli esponenti di Via Bellerio, ma a tutto il mondo della politica: "Bisognerebbe evitare di prendere informazioni qua e là, ma attingere da fonti verificate di conoscenza e sapere. Non tutti hanno gli strumenti per discernere la verità".
Secondo molti la proposta della Lega sarebbe un ennesimo tentativo da parte del Carroccio di strizzare l'occhio alla galassia No Vax. Lei cosa ne pensa?
Borghi non è nuovo ad avventurarsi su temi che non conosce e questo è uno dei casi più emblematici. Quest'ultima non è differente da altre uscite che ha fatto con il solo scopo di cercare facili consensi a persone che non usano la propria ragione per decidere. A mio avviso la cosa più grave non è tanto Borghi, perché di persone che parlano senza sapere ce ne sono tante anche in Senato. Il problema qui è che non si è sentita una singola voce di dissenso da parte della maggioranza. Questo è il vero dato politico. Hanno usato questa foglia di fico della non-ammissibilità per smarcarsi da una cosa estremamente imbarazzante. Nessuno ha avuto il coraggio di dire a Borghi che stava dicendo una ‘frescaccia'.
Il senatore Borghi, primo firmatario dell'emendamento bocciato, ha dichiarato che l'obbligo vaccinale finora "non ha portato a nessuno risultato, lo strumento migliore è l'informazione ai cittadini". Cosa ne pensa?
Questo significa che proprio non sa di che cosa parla perché gli strumenti principali di sanità pubblica che hanno aumentato l'aspettativa di vita sono tre, in ordine di tempo: la scoperta delle pratiche igieniche, i vaccini e gli antibiotici. Ma ad aver fatto la differenza sono soprattutto i vaccini. Non si possono dire simili stupidaggini. Borghi da dove ha preso i dati per dire che l'informazione è lo strumento migliore? Non è affatto vero. E tra le altre cose in Italia, proprio a causa di tutta la demonizzazione che abbiamo avuto sui vaccini, nel caso del morbillo la copertura è inferiore alla soglia di protezione. Tant'è che ci sono numerosi casi di diffusione del virus soprattutto nelle scuole primarie. Questo lo dobbiamo a persone che non usano il cervello: il morbillo è una malattia che può avere delle conseguenze serie sui bambini. Così stiamo demonizzando una delle maggiori scoperte scientifiche: il vaccino contro il morbillo. Qui parliamo di una malattia trasmissibile per cui un buon cittadino non dovrebbe pensare a sé stesso ma alla società.
Quali sarebbero le conseguenze se si decidesse di rimuovere l'obbligo di vaccinare i bambini?
Se una persona è talmente stupida da non far vaccinare i figli, penso che ne è responsabile, ma il dramma fondamentale è questo: se ci sono tante persone che vengono indotte a non vaccinarsi diminuisce la protezione di gregge. Quindi se in quel gruppo ci sono delle persone suscettibili, per esempio bambini in terapia antitumorale, quelle stesse persone, se contagiate, muoiono.
Si riscontrano delle differenze rispetto ad altri Paesi dell'Unione Europea in cui l'obbligo non è presente?
Ci sono Stati in cui l'obbligo non è presente e altri in cui lo è. Ecco, nei Paesi in cui vige alcun obbligo ci sono grossissimi problemi. Chiaramente ogni governo legifera in base alle proprie norme costituzionali. In Italia l'obbligo vaccinale è previsto per mandare i figli a scuola e per una ragione molto semplice: perché a scuola vogliamo proteggere i bambini che non possono vaccinarsi. Tutto qui. Chi non vuole vaccinare i propri figli, non li manda a scuola, è semplice.
Negli ultimi anni, soprattutto dopo lo scoppio della pandemia, abbiamo assistito a una progressiva delegittimazione della scienza. Secondo lei che cosa dovrebbe fare la politica sul piano culturale per contrastare questo fenomeno?
Una delle ragioni per cui sono entrato in politica è perché mi sono reso conto che la maggior parte dei politici quando parla non che cosa dice specialmente quando si avventura su temi tecnici e scientifici. Io penso che nel Parlamento italiano dovremmo avere innanzitutto un ufficio tecnico scientifico, come nella maggior parte dei parlamenti europei. Così i parlamentari non si addentrerebbero a cercare su Wikipedia e a strappare qualche informazione qua e là, ma attingerebbero da fonti verificate di conoscenza e sapere. La vera sfida dei prossimi anni sarà quella di educare le persone a distillare le informazioni di cui hanno accesso sul web. Se c'è bisogno di una cosa urgente è sicuramente un certificato di veridicità delle informazioni, per evitare di leggere tutto al contrario di tutto perché purtroppo molte persone non hanno gli strumenti per poter discernere.