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Covid 19

Vaccini, arriva circolare ministero che raccomanda di somministrare AstraZeneca a over 60

Il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha firmato la circolare che raccomanda di somministrare il vaccino AstraZeneca agli over 60, pur ricordando che le dosi sono approvate per tutta la popolazione al di sopra dei 18 anni. Inoltre, chi ha già ricevuto una dose di Vaxzevria, riceverà anche il richiamo con lo stesso vaccino.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministero della Salute raccomanda un utilizzo del vaccino AstraZeneca nelle persone con più di 60 anni. La raccomandazione è contenuta nella circolare, firmata dal direttore generale del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, annunciata ieri sera in conferenza stampa e arrivata ufficialmente in queste ore. La circolare segue il parere del Cts di Aifa, dopo aver sentito anche il presidente del Consiglio superiore di sanità. Nel testo si ribadisce che il vaccino Vaxzevriaè approvato a partire dai 18 anni di età”, ma anche che “sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortali da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”. Inoltre, si legge ancora nella circolare, “in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria, può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”. Quindi chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca riceverà anche il richiamo con lo stesso vaccino.

Alla circolare è allegato anche un documento sintetico della seduta del 7 aprile che ha portato a questa decisione. Il Cts ha esaminato la documentazione e le valutazioni effettuate da Ema e Aifa, spiegando che viene riscontrata un’associazione tra il vaccino AstraZeneca e “casi molto rari di tromboembolismi anche gravi, in sedi inusuali, associati a trombocitopenia”. La maggior parte dei casi riguarda soggetti con meno di 60 anni e soprattutto donne, quasi sempre entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino. Al momento, comunque, “non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose”, che però finora è stata somministrata a pochi soggetti. Per il momento non ci sono raccomandazioni su specifici fattori di rischio né su eventuali trattamenti preventivi di episodi trombotici. L’associazione a questi eventi, comunque, “non è stata riscontrata nei soggetti di età superiore a 60 anni, nei quali l’incidenza dei casi a seguito della vaccinazione risulta addirittura inferiore rispetto a quella attesa”. Motivo per cui si raccomanda di fare questo vaccino agli over 60.

La commissione parla, quindi, di “estrema rarità degli eventi” e sottolinea che “il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19”. Inoltre questo rapporto è sempre più favorevole “al crescere dell’età”. Infine, gli esperti rilevano “che al momento non sono stati identificati analoghi segnali di rischio per i vaccini a mRNA”. Mentre, invece, “non è ancora possibile esprimere un giudizio in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforma vaccinali virali”.

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