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Vaccini anticovid agli insegnanti, arriva lo stop per chi non ha ancora ricevuto la prima dose

Gli insegnanti e il personale scolastico chiedono chiarezza al ministro Bianchi e al commissario Figliuolo. Sono stati tagliati dalla lista delle priorità della campagna vaccinale: niente somministrazione anche per chi aveva prenotato, prima verranno vaccinate le fasce d’età più a rischio. Nessun problema per chi aspetta la seconda dose: la riceverà a prescindere, ma nelle prossime settimane.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Niente più vaccino per gli insegnati e per il personale scolastico, anche per chi aveva già prenotato. Quella che era stata inserita tra le categorie prioritarie nel piano originale, è stata depennata ufficialmente dal generale Figliuolo, commissario all'emergenza Covid, che venerdì sera ha firmato un'ordinanza per indicare l'assoluta necessità di vaccinare per fasce d'età, a partire dalle più alte. Così viene rivisto il piano che aveva generato tante polemiche, anche a causa delle diverse interpretazioni delle Regioni: gli insegnanti e tutto il personale che lavora nelle scuole che ancora non ha ricevuto il vaccino contro il Covid dovrà attendere che vengano vaccinate prima le fasce più a rischio.

Chi ha già ricevuto la prima dose avrà anche la seconda, non c'è il rischio di rimanere a metà del processo di immunizzazione. Ad essere cancellati – momentaneamente – dalle liste, sono coloro che non hanno ricevuto ancora la prima dose, anche se sono prenotati. Il rinvio, però, rassicura il commissario, non non dovrebbe essere di più di tre o quattro settimane. Con l'accelerazione nelle somministrazioni che sta avvenendo in questi giorni e la proiezione del governo per le prossime settimane, si dovrebbe tornare presto a terminare la vaccinazione del personale scolastico rimasto in sospeso. Se invece si dovesse ritardare ulteriormente si arriverebbe alle porte della pausa estiva, quando le vaccinazioni per gli insegnanti diventerebbero certamente meno prioritarie (ovviamente coloro che non hanno altri fattori di rischio).

La decisione, arrivata venerdì, ha creato polemica e ulteriore confusione. Prima la decisione di raccomandare AstraZeneca solo agli over 60, con la maggior parte del personale scolastico che ha ricevuto proprio il vaccino della casa anglosvedese e ha meno di 60 anni. Poi lo stop alla categoria. I sindacati della scuola hanno chiesto chiarimenti al ministro dell'Istruzione e al commissario Figliuolo, mentre fioccano le rinunce dell'ultimo minuto da parte di chi era prenotato per la vaccinazione. La polemica è stata ulteriormente amplificata dal fatto che, nei prossimi giorni, torneranno a scuola la stragrande maggioranza degli studenti italiani: dalle materne alle superiori, visto il passaggio in arancione per molte Regioni. Attualmente del milione e mezzo di persone che lavorano nelle scuole, 400mila non hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. Solo a poco più di cinquemila, però, è stata somministrata anche la seconda dose.

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