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Covid 19

Vacanze estive e green pass: cosa può fare chi ha ricevuto solo la prima dose del vaccino

In vista delle vacanze estive molti italiani iniziano a interrogarsi sulle possibilità di spostamento dentro il nostro Paese e anche all’estero. Al di là del Green pass comunitario, va considerato anche un altro elemento: cosa succede alle persone che si vaccinano con la prima dose ma sono in attesa di ricevere il richiamo?
A cura di Stefano Rizzuti
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L’estate è alle porte e tanti italiani provano a organizzare le vacanze. Ma le incognite restano tante, a partire da quelle legate alla possibilità di spostarsi all’estero, tra Green pass europeo e regole ancora non chiarissime. Con la certificazione verde comunitaria è possibile viaggiare liberamente non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi dell’Ue. Per ottenerla, però, bisogna soddisfare uno dei seguenti requisiti: guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi o esito negativo di un tampone o completamento del ciclo vaccinale. Il che vuol dire che possono ottenere il Green pass solamente i cittadini vaccinati con prima e seconda dose. Ma cosa succede a chi ha ricevuto una sola dose di vaccino anti-Covid? Il problema si pone per chi riceve la prima dose ma non il richiamo prima delle vacanze estive.

Estate, cosa succede per chi ha solo una dose di vaccino

La mancata somministrazione della seconda dose prima delle ferie può avvenire per diversi motivi. Il primo, banalmente, è quando si riceve la prima dose a ridosso delle vacanze: in questo caso l'ostacolo è difficilmente sormontabile se non nel caso del vaccino monodose di Johnson & Johnson. Per tutti gli altri è necessario il richiamo: a 21 giorni (ma in molte Regioni diventato almeno 30, se non 42) per Pfizer e a 28 per Moderna. Discorso a parte vale per AstraZeneca: per questo vaccino il richiamo è a quasi tre mesi dalla prima dose. Vuol dire che chi viene vaccinato in questi giorni, per esempio, dovrà fare la seconda dose tra fine luglio e inizio agosto. Più avanti si va con la prima dose e più le vacanze si complicano, con il richiamo a Ferragosto. O, in caso di vaccinazione arrivata da metà giugno in poi, anche a settembre.

Le regole per i viaggi all'estero senza seconda dose vaccino

Chi riceverà prima delle vacanze solamente una dose di vaccino, senza completare il ciclo e senza quindi essere immunizzato, avrà molte più limitazioni da rispettare per i viaggi all’estero. Attualmente, in attesa di una definizione più precisa delle regole comunitarie e del Green pass europeo, ogni Paese ha le sue restrizioni. In Spagna, per esempio, è consentito l’ingresso senza obbligo di quarantena se si effettua un test molecolare con esito negativo nelle 72 ore precedenti all’ingresso nel Paese. Nel Regno Unito servono: un test negativo nelle ultime 72 ore, la compilazione di un formulario online nei due giorni precedenti all’arrivo, una quarantena di 10 giorni (che diventano 5 se il Paese di partenza non è inserito nella black list britannica) e due test Covid da effettuare al secondo e all’ottavo giorno di isolamento per un costo superiore ai 200 euro.

In Francia sono attualmente sconsigliati gli ingressi da altri Paesi Ue, ma in realtà è sufficiente un test molecolare con esito negativo effettuato nelle ultime 72 ore. In Germania è necessario dimostrare di essere vaccinati con entrambe le dosi o di essere guariti dal Covid o, ancora, di avere un test negativo nelle ultime 48 ore. Per la Grecia serve un test negativo, con documentazione in lingua inglese, da effettuare nelle 72 ore precedenti all’ingresso. Negli Stati Uniti, invece, l’ingresso dall’Italia al momento è vietato.

Cosa succede per le vacanze in Italia per chi non ha seconda dose vaccino

Discorso diverso per le vacanze in Italia. In questo caso il meccanismo è più semplice: anche senza la seconda dose di vaccino è possibile spostarsi liberamente tra Regioni diverse senza grossi problemi, almeno nel caso in cui entrambe siano in zona gialla. Se la Regione di partenza o di arrivo è in zona arancione o in zona rossa, la questione si complica. Ma non troppo: se non si ha un’attestato di guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi o una certificazione di avvenuta vaccinazione con prima e seconda dose, basta allora l’esito negativo di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore. Resta, però, il problema di chi dovrà ricevere il richiamo durante il periodo estivo, magari quando è in vacanza in un’altra Regione. Alcuni territori spingono per permettere ai cittadini di ricevere la seconda dose anche in una Regione diversa da quella di residenza e in cui si è ricevuta la prima dose, ma al momento la strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo della seconda dose in vacanza è ancora in salita.

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