Usa dicono che Mosca ha dato 300 milioni di dollari a partiti stranieri: cosa si sa fino ad ora
La Federazione Russa avrebbe speso più di 300 milioni di dollari dal 2014, tentando di influenzare partiti politici e funzionari di governo stranieri in "più di due dozzine di Paesi". A dirlo è un rapporto dell'intelligence statunitense, secondo cui Mosca avrebbe finanziato partiti e politici stranieri che sostengono la sua linea.
Nel documento del Dipartimento di Stato americano, firmato dal segretario di Stato Antony Blinken, non vengono elencati i nomi di chi avrebbe ricevuto i finanziamenti, ma si specifica che gli Stati Uniti stanno "declassificando una serie di informazioni per identificare i singoli Paesi", e le informazioni, una volta classificata, saranno fornite ai Paesi coinvolti, che risultano essere stati finanziati dal 2014.
La rete creata da Mosca per sostenere soggetti e cause avrebbe coinvolto think tank in Europa e aziende pubbliche in America Centrale, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. In particolare, ha riferito il Washington Post, un membro dell'amministrazione Usa ha evidenziato che il presidente russo Vladimir Putin ha speso somme ingenti "nel tentativo di manipolare le democrazie dall'interno". Il quotidiano ha chiesto, senza ottenerlo, un commento all'ambasciata russa a Washington. Sotto osservazione, in particolare, le attività russe in Ucraina: la fonte consultata dal WP non ha chiarito quanto denaro Mosca abbia speso nel paese guidato dal presidente Volodymyr Zelenskyy e invaso a febbraio dalle forze russe.
Anche l'Associated Press ha citato il cablogramma del Dipartimento di Stato americano ,che non ha identificato nessuno dei presunti obiettivi della Russia, circa 24, ma ha spiegato che Mosca ha fornito ad alcuni paesi informazioni riservate. Il testo è stato inviato alle ambasciate statunitensi in Europa, Africa e Asia meridionale, afferma il rapporto.
Gli Stati Uniti "considerano queste stime al ribasso e ritengono che la Russia probabilmente abbia trasferito segretamente più fondi di quelli rilevati", ha affermato l'alto funzionario di Washington in forma anonima. Secondo questo alto funzionario, un ambasciatore russo di stanza in un Paese asiatico non specificato, ad esempio, ha donato milioni di dollari a un candidato presidenziale. "Gli Stati Uniti stanno lavorando duramente per affrontare le nostre debolezze e incoraggiamo altri Paesi a fare lo stesso e unirsi a noi in questo importante sforzo", ha affermato ancora il funzionario.
Pd e M5s chiedono chiarezza al governo, Salvini si difende
Le rivelazioni dell'intelligence Usa su presunti finanziamenti della Russia a candidati e partiti di circa 24 Paesi, agitano la campagna elettorale per il voto del 25 settembre. "In Italia ci deve essere la dovuta informazione e chiarezza prima del voto. Gli italiani prima di andare al voto sappiano se partiti politici di questo Paese siano stati finanziati da una potenza, la Russia che oggi è contro l'Europa e ha invaso l'Europa…Quindi noi chiediamo al governo italiano di dare informazione e che intervenga subito il Copasir. È fondamentale che l'opinione pubblica sappia se ci sono partiti politici che hanno preso posizioni di sostegno alla Russia perché sono stati pagati dalla Russia stessa in tutta questa operazione", dice questa sera Enrico Letta, segretario Pd, a ‘Carta Bianca'.
Nello studio di Rai3 è ospite anche Matteo Salvini, che respinge con nettezza eventuali legami con i finanziamenti occulti dalla Russia e minaccia querele, in particolare nei confronti del sindaco dem Matteo Ricci. "Sono anni che la Russia cerca di influenzare le elezioni in occidente e in Italia aveva scommesso particolarmente sulla Lega – dice il presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane e coordinatore dei sindaci Pd, ospite di Stasera Italia su Rete4 – Ora vedremo anche se c'è qualche partito italiano che ha preso i soldi, ma che ci sia un rapporto tra il partito di Salvini e quello di Putin è sotto gli occhi di tutti. Putin è stato il capitano e l'esempio dei sovranisti italiani, basta guardare quello che è successo negli ultimi anni. Ora bisogna prendersi le proprie responsabilità".
Ma Salvini a Cartabianca ribatte: "Gli unici a prendere soldi dalla Russia in passato sono stati i comunisti, e qualche quotidiano italiano come la Repubblica, che aveva un inserto di Mosca. Liberi di farlo, ma io non ho mai preso soldi".
"Gli Stati Uniti? Dicano nomi e cognomi, chi hanno pagato? ‘Ho pagato il Pd', è giusto che si sappia se la Russia ha pagato il Pd", aggiunge il segretario del Carroccio.
"L'unico Paese straniero che nella mia attività politica mi offrì un viaggio pagato all'estero, con albergo, passaggi nelle università, incontri con esponenti di governo, tutto pagato e spesato, e che poi non feci, furono gli Usa. Un finanziamento a Matteo Salvini e a tanti altri politici. Nessuno si deve offendere per questo, io non ci andai, altri ci andarono, pagati – sottolinea ancora Salvini – dal governo americano".
Il M5s interviene con una nota: "Il M5S come sempre agisce in piena trasparenza: ci auguriamo venga fatta chiarezza quanto prima e che il Copasir indaghi con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Non possiamo inoltre non esprimere una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici".