Ursula von der Leyen si ricandida come presidente della Commissione Ue: “L’Europa è casa per me”
Ursula von der Leyen vuole candidarsi per essere di nuovo la presidente della Commissione europea, dopo le elezioni previste per giugno 2024. Lo ha annunciato oggi, in una conferenza stampa che si è svolta al termine di un vertice interno al suo partito, la Cdu tedesca. Il segretario della Cdu Friedrich Merz ha fatto sapere che il partito sosterrà il nome di Von der Leyen come candidata di tutto il Ppe, il Partito popolare europeo che raccoglie vari schieramenti (in Italia è rappresentato da Forza Italia).
L'annuncio di Von der Leyen, 65 anni, mette fine alle speculazioni sul suo futuro. Certo, il sostegno della Cdu tedesca non basterà formalmente: il 6-7 marzo il Partito popolare europeo svolgerà il suo congresso, e qui si sceglierà ufficialmente il nome della persona candidata. Tuttavia, sembra difficile che Von der Leyen sarà battuta da altri pretendenti del Ppe, almeno in questa fase.
"Sono entrata in carica nel 2019 perché credo fermamente nell'Europa. L'Europa per me è casa", ha dichiarato oggi la presidente della Commissione, che ha ricordato gli avvenimenti più importanti del suo primo mandato: la pandemia da Covid-10, il piano Next Generation Eu per la ripresa economica, e poi ancora l'invasione russa dell'Ucraina e la conseguente crisi dei prezzi dell'energia. E infine i piani per il Green deal e la transizione ecologica. "Cinque anni fa risposi di sì in modo intuitivo, e oggi, cinque anni dopo, prendo la decisione consapevole e ben ponderata di candidarmi per un secondo mandato. In questi cinque anni non solo è cresciuta la mia passione per l'Europa, ma anche la mia esperienza su quanto questa Europa può realizzare per i suoi cittadini".
Come si sceglie il presidente della Commissione europea
Il meccanismo per la scelta del presidente della Commissione Ue è particolare, e lascia spazio per sorprese fino all'ultimo. Infatti, dopo le elezioni europee dell'8-9 giugno 2024 tutti i leader di governo dell'Ue dovranno indicare chi sarà a guidare la Commissione, votando con una maggioranza qualificata. Si segue il sistema dello Spitzenkandidat, cioè ogni partito potrà proporre un suo nome già prima delle elezioni. Tuttavia, questa indicazione non sarà vincolante.
Quando i leader di governo dovranno decidere, dovranno tenere conto dei risultati emersi dalle elezioni per il Parlamento europeo, ma la nomina non andrà in automatico allo Spitzenkandidat del partito che ha preso più voti. Bisognerà trovare un accordo. La stessa Von der Leyen non era la candidata del Ppe nel 2019: era Manfred Weber, che però non riuscì a trovare i consensi necessari per essere eletto. Così, dalle trattative incrociate emerse il nome di Von der Leyen, che ebbe l'appoggio anche dei socialisti. Oggi, Weber si è detto "lieto" che Von der Leyen abbia deciso di ricandidarsi. Ma non è escluso che nelle settimane dopo il voto di giugno possano emergere facce nuove.