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Unioni civili, primo test al Senato: respinte pregiudiziali e sospensive

Iniziata la discussione generale sul ddl. Martedì prossimo potrebbe esserci il primo voto sugli emendamenti, e quindi sui due punti più controversi del testo a firma di Monica Cirinnà: l’articolo 3 sui diritti e doveri delle coppie omosessuali e il 5 sulla stepchild adoption.
A cura di Claudia Torrisi
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Update 20:20 – Chiusa la seduta al Senato, si riprenderà domani mattina. Dopo l'intervento di Monica Cirinnà è iniziata ufficialmente la discussione del ddl sulle unioni civili. Il senatore di Forza Italia Nitto Palma ha dichiarato che "il presidente Mattarella dovrà riflettere a lungo prima di firmare questa legge, palesemente incostituzionale", invitando poi la sinistra ad "avere il coraggio" di legalizzare in Italia l’utero in affitto, visto che verrebbe praticamente introdotto con la stepchild adoption del ddl Cirinnà: "Se siete così progressisti, se siete convinti che la società sia così avanti, fate il passo fino in fondo: fate un emendamento e abolite il divieto della pratica della maternità surrogata". Per il senatore Pd Gianpiero Dalla Zuanna il testo va modificato: "Nel legiferare l’opinione pubblica deve essere tenuta in conto perché parte di queste leggi saranno a forte rischio di referendum". Secondo il verdiniano Riccardo Mazzoni, invece, la legge è conforme alla sentenza della Corte costituzionale del 2010, ma, nonostante si dichiari a favore del testo, ci sono dei punti che "vanno specificati meglio". La senatrice Pd Laura Fasiolo, durante il suo intervento, ha espresso molti dubbi sulla stepchild adoption perché "è inutile nasconderlo, apre alla possibilità dell’utero in affitto, sebbene praticato all’estero". Intorno alle 20 e 20 la seduta si è chiusa. Il dibattito sul ddl Cirinnà riprenderà domani mattina. "Il primo scoglio sulla strada delle Unioni Civili (cioè le pregiudiziali, ndr) è stato superato con un vantaggio di circa 80 voti. Ora occorre tenere la barra dritta sul testo Cirinnà e continuare a tenere alta l'attenzione perché ci sono ancora molti iceberg nascosti negli insidiosi voti segreti", ha commentato il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro.

Update 17:50 – "Questa quarta versione del disegno di legge è già una sintesi moderata e altre mediazioni potrebbero favorire discriminazioni". Così la senatrice Monica Cirinnà, all'inizio della discussione generale ha parlato del ddl che porta la sua firma. "A lungo – ha aggiunto – mi sono chiesta se questo testo fosse all’altezza delle richieste delle famiglie arcobaleno: abbiamo scelto la via delle unioni civili per rispondere a criteri di prudenza nella convinzione che alla parità di diritti si potrà arrivare passo dopo passo. Ma questo è già un testo che assicura un adeguato livello di tutela per le coppie omosessuali e soprattutto per i loro figli". Per Cirinnà la falsità maggiore è che "in Italia stiamo introducendo l’adozione e il matrimonio gay. Questo non è vero".

Il punto, ha proseguito, è uno: "Il nostro ordinamento non ammette discriminazioni tra i figli basate sulla cornice giuridica del rapporto tra i loro genitori e non ammette la discriminazione tra eterosessuali ed omosessuali in relazione alla valutazione della loro capacità di essere genitori né ammette discriminazioni tra figli in ragione del modo in cui sono venuti al mondo". Per la senatrice "deve sempre prevalere l’interesse del bambino alla stabilità e alla continuità degli affetti. Sono bambini, sono cittadini di questo Paese e oggi decideremo del loro futuro. Meritano di essere riconosciuti e tutelati. Non devono essere più scuse per l’ennesima porta chiusa davanti a chi chiede solo di entrare a far parte della grande comunità delle famiglie italiane, senza nulla sottrarre a tutte le altre famiglie del nostro Paese". Cirinnà ha richiamato a un'assunzione di "responsabilità totale e collettiva. Noi certo non faremo miracoli, ma abbiamo il compito di fare una buona legge. In questo modo daremo dignità e tutela alla vita di tanti nostri cittadini perchè i diritti non possono e non devono rimanere sogni". La senatrice ha concluso dicendo che "ai miracoli bisogna credere, almeno a quelli fatti dall’uomo".

Update 17.30Respinte pregiudiziali e sospensive, iniziata discussione generale. È iniziata intorno alle 16 e 30 la discussione a Palazzo Madama del ddl Cirinnà. In apertura dei lavori il presidente del Senato Pietro Grasso ha spiegato che si sono iscritti a parlare un numero di senatori per un totale di ventuno ore (non consecutive). Forza Italia ha chiesto il rinvio del voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, perché bisognerebbe aspttare il "parere della commissione Bilancio". La richiesta è stata però respinta, e si è proceduto alla votazione delle pregiudiziali di costituzionalità e delle richieste di sospensione per il ritorno in commissione. Tutti e due i gruppi di questioni sono state respinte, per alzata di mano. È iniziata, quindi, la discussione generale del testo, con l'intervento della prima firmataria, Monica Cirinnà.

Archiviato il Family Day di sabato scorso al Circo Massimo, continua l'iter del disegno di legge sulle unioni civili. È prevista per oggi pomeriggio dalle 16 e 30 la ripresa della discussione al Senato, dove saranno votate le otto questioni pregiudiziali di costituzionalità e le tre sospensive, presentate nella seduta dello scorso 28 gennaio da Forza Italia, Ncd, Idea, Cor e Lega Nord. Sarà un primo test, anche se il momento clou per il ddl arriverà la prossima settimana – martedì 9 febbraio – quando si inizierà a votare sugli emendamenti, e quindi sui due punti più controversi del testo a firma di Monica Cirinnà: l'articolo 3 sui diritti e doveri delle coppie omosessuali – su cui imperversa la polemica di una somiglianza eccessiva con l'istituto del matrimonio – e il 5, che contiene la stepchild adoption, terreno scontro non solo con le opposizioni, ma anche interno al Partito democratico. A fare la differenza saranno i voti segreti. Secondo quanto previsto dal calendario del Senato, la discussione e l'esame del ddl sulle unioni civili dovrebbe arrivare a compimento l'11 febbraio. In molti, però, sono convinti che si slitterà più in là.

In seguito al "patto tra gentiluomini" tra Partito democratico e Lega Nord, il Carroccio ha fatto sapere di aver lasciato circa 500 emendamenti degli oltre cinquemila presentati al testo sulle unioni civili. La maggior parte di quelli rimasti si focalizzano sulle adozioni, ribadendo di voler tutelare "il diritto di un bambino ad avere una mamma e un papà". La contropartita del taglio di circa 4.500 modifiche sarebbe il ritiro dell'emendamento "canguro" firmato da Andrea Marcucci e Laura Cantini del Pd. Per il sottosegretario di Stato Luca Lotti "il Parlamento è sovrano, vedremo quello che succederà. Lo abbiamo sempre detto, lo abbiamo promesso, lo abbiamo portato avanti come uno dei progetti e lo approveremo. Ne sono convinto". Nel pomeriggio il senatore Roberto Calderoli ha però precisato che "non c’è stato nessun ritiro. Al momento sono ancora tutti depositati gli emendamenti della Lega", che starebbe aspettando un primo passo del Pd in tal senso.

Area Popolare si riunirà dopo la seduta di oggi per decidere quale sarà la linea dei gruppi parlamentari di Camera e Senato. Incontro a cui parteciperà anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che in un'intervista a Repubblica oggi ha proposto al Pd e al presidente del Consiglio Matteo Renzi una via d'uscita per un accordo sulla legge, eliminando dal testo "qualsiasi analogia con il matrimonio e la norma sulla stepchild adoption", costruendo così una "larga maggioranza parlamentare". Se il Cirinnà dovesse passare così com'è al Senato, invece, si aprirà la strada del referendum, che, per il ministro, "sarebbe trionfale". L'idea del semplice stralcio di alcune parti, però, non piace agli organizzatori del Family Day, secondo cui togliere l'articolo 5 "non cambia nulla". Per il presidente del comitato Difendiamo i nostri figli, Massimo Gandolfini, "oggi ci sarà una votazione abbastanza uniforme e che passerà, ma credo che i problemi nasceranno quando si dovranno valutare gli articoli uno a uno, soprattutto il secondo, il terzo e il quinto".

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