Una lista guidata da Conte varrebbe il 16% dei consensi: lo voterebbero soprattutto elettori Pd e 5S
Secondo quanto emerso da un sondaggio condotto dall'istituto Noto per la trasmissione Porta a Porta, andata in onda ieri sera su Rai uno, un'eventuale lista del presidente del Consiglio Giuseppe Conte otterrebbe il 16% dei consensi. La rilevazione è stata effettuata nella giornata del 10 giugno.
Nella maggioranza di governo invece il Pd si attesterebbe al 12%, il Movimento 5 stelle al 9%, Italia Viva al 2,5% e Leu al 0,5%. Il totale dell'area di governo sarebbe del 40%. Mentre l'area di centrodestra arriverebbe al 49% delle intenzioni di voto. Diverse le percentuali se il premier non dovesse presentare una sua lista. In quel caso, sempre secondo il sondaggio, il Pd sarebbe al 19,5%: M5s al 16%; Italia Viva al 3,5% e Leu all'1%. Il centrodestra, con una crescita dell'1,5% delle intenzioni di voto rispetto a un mese fa, prenderebbe il 51%.
Quasi invariate le percentuali dei partiti dell'opposizione. La Lega si attesta al 28% (+1% in un mese) sia in presenza di una lista Conte che senza, lo stesso vale per Fratelli d'Italia, al 14% (+0,5% rispetto a un mese fa). Mentre Forza Italia scenderebbe al 6% se ci fosse la lista del premier (7,5% senza il partito di Conte). Conte raccoglierebbe il 32% dal bacino degli elettori indecisi o astenuti, il 25% dal Pd, il 22% dal M5S e il 21% dagli altri partiti.
Ieri anche un altro sondaggio, effettuato da Emg Acqua per Agorà, aveva ipotizzato la presenza di una lista di Conte nel panorama politico italiano, per valutare le eventuali variazioni degli altri partiti: una lista del presidente del premier potrebbe contare sul 15% dei consensi, raccolti tra gli elettori del Pd e del Movimento 5 Stelle; la Lega sarebbe comunque il primo partito col 25,6%, seguita dal Pd al 15,1%, dalla lista Conte al 15,%, e poi Fratelli d’Italia al 13%, Movimento 5 Stelle al 10,7%, Forza Italia al 6,1% e Italia Viva al 4%.
Con una nota i deputati e senatori della Lega in commissione di Vigilanza Rai avevano protestato per la diffusione di questi sondaggi: "È vergognoso che la Rai si occupi addirittura di sondaggi politico-elettorali sull'inesistente perché, fino a prova contraria, il partito di Giuseppe Conte non esiste, e che li trasmetta in esclusiva nel corso di una trasmissione. Inaccettabile che ad Agorà sulla terza rete siano stati mandati in onda come anticipazione fantasiose percentuali di un altrettanto fantasioso partito collocato all'interno dell'ultimo sondaggio Emg Acqua. Non pensavamo che la Rai fosse ‘Gente' perché, essendo la Tv di Stato, dovrebbe mantenere esclusivamente la sua funzione di servizio pubblico".