Un morto in Cpr e cadavere ignorato nel Mediterraneo: l’Italia di oggi è uguale a quella di Salvini
Da una parte un cadavere avvistato alla deriva nel Mediterraneo, “ignorato dalle autorità”. Dall’altra la morte di un giovane di 28 anni, originario dell’Albania, all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. E in entrambi i casi la politica rimane immobile, mostrando una continuità tra le politiche dell’attuale governo e quelle del precedente esecutivo, il Conte 1, formato da Movimento 5 Stelle e Lega. Così come nulla fa l'Europa.
La morte del 28enne nel Cpr di Gradisca
Il 28enne trovato morto nel Cpr di Gradisca è un ragazzo di origine albanese. Sul suo corpo non sono stati trovati elementi che fanno pensare a un’aggressione. Gli inquirenti, al momento, escludono che ci siano atti violenza alla base della morte. C’è, inoltre, da segnalare che il compagno di stanza della vittima, un marocchino, è stato portato in ospedale in codice rosso dopo un grave malore: grazie all’intervento medico immediato è ora fuori pericolo. Il corpo del 28enne è stato trovato questa mattina: nel pomeriggio sono nate delle proteste degli ospiti del Cpr, che hanno anche acceso dei roghi. Nel centro si trovano circa 80 persone.
Ora si aspetta l’esito dell’autopsia sul corpo dell’uomo albanese. Tra le ipotesi c’è anche quella dell’assunzione di sostanze stupefacenti, ma la questura non conferma. La scientifica ha svolto i rilievi del caso nel centro e dovrebbe osservare anche le immagini delle telecamere per provare a capire cosa è successo nella stanza. Il 28enne trovato morto era arrivato nel centro venerdì e doveva trascorrere lì la quarantena per il Covid. Lo scorso inverno nella stessa struttura di Gradisca era morto un cittadino georgiano.
Cadavere in mare: ignorato da autorità
È l’Ong Sea Watch a dare invece notizia di un cadavere avvistato più volte in mare in questi giorni, senza che le autorità abbiano deciso di intervenire. In un tweet Sea Watch scrive: “Quando i corpi non vengono recuperati, l'ultimo briciolo di dignità che l'Ue aveva conservato annega insieme a loro nel Mediterraneo. Neeske, del team aereo di Sea Watch, ha avvistato per ben 4 volte in due settimane lo stesso cadavere alla deriva, ignorato dalle autorità”. Inoltre ci sarebbe anche un barcone alla deriva con 50 persone, secondo quanto riporta Avvenire. E anche in questo caso nessuno sarebbe intervenuto.