Un mese in meno di reddito di cittadinanza, il governo prepara un nuovo taglio agli occupabili
Il reddito di cittadinanza agli occupabili potrebbe essere tagliato ancora prima rispetto alle previsioni. La novità, che diventa un'ulteriore spada di Damocle sulle teste dei percettori, arriva da uno dei relatori della manovra economica del governo Meloni, il deputato di Forza Italia Roberto Pella. In legge di Bilancio, infatti, è inserita anche la riforma – o più che altro abolizione – della misura di contrasto alla povertà. "Ieri si è parlato nella riunione di maggioranza" dell'ipotesi di lasciare il sostegno agli occupabili per sette mesi anziché otto, "è molto probabile che accada, perché questo consentirebbe di liberare ulteriori risorse per circa 200 milioni che ovviamente andrebbero ad aggiungersi a quelle della manovra e a quelle che sono anche disposizione del Parlamento".
Si tratta di un dettaglio non da poco, ovviamente, che può cambiare la vita a quattro famiglie su dieci tra i percettori del reddito di cittadinanza. L'obiettivo del governo Meloni è reperire ulteriori fondi, visto che continuano ad aggiungersi le richieste da parte dei diversi partiti della maggioranza – anche a livello parlamentare – che fanno pressione per inserire una serie di misure più o meno costose. Il tesoretto previsto dall'esecutivo per emendare la manovra, però, è sostanzialmente simbolico. Si parla di circa mezzo miliardo di euro, anche se c'è chi dice siano un poco di più, chi dice un poco di meno.
In questa situazione ovunque sia possibile tagliare si taglia. Perciò, in sostanza, se la linea della riunione di maggioranza dovesse confermarsi, i percettori di reddito di cittadinanza occupabili – e cioè coloro che in ogni caso perderanno il sostegno dopo otto mesi nel 2023 – potrebbero vedersi togliere l'aiuto a luglio. Ammesso che lo percepiscano tutti i mesi. In mattinata la ministra Calderone ha negato che questa del taglio sia un'ipotesi in campo – "non è questo il contesto su cui si sta lavorando", ha detto – ma il governo ha bisogno di fondi, e toglierli ai tanto disprezzati percettori del reddito fa gola eccome.