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Un italiano su cinque voterebbe Montezemolo “il temporeggiatore”

Secondo un sondaggio Ipsos riportato dal Corriere della Sera una lista Montezemolo potrebbe raggiungere il 20% dei consensi, addirittura il 32 se alleata del Popolo della Libertà. Lui però ancora non sembra decidersi…
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Sembrava un'esperienza archiviata ancora prima di cominciare, quella di Luca Cordero Montezemolo sulla scena politica italiana. Questo poiché dopo reiterati annunci ed immediate retromarce, dopo interviste e smentite degne del miglior Silvio (o quanto a candidature del più giovane Matteo), il "treno" sembrava abbondantemente passato. Persino l'alleato naturale di mr. Ferrari, Pierferdinando Casini, probabilmente accortosi "di essere rimasto solo" (come ha suggerito ai nostri microfoni Pippo Civati), si era rivolto ad altre sponde, trovando "un'intesa in 20 secondi con Bersani" (e con la sua personalissima logica delle cose). Invece, sorpresa, o forse no.

Stando a quanto riporta il Corriere, infatti, un'indagine "Ipsos – formata da un campione di 7 mila interviste, realizzate tra il 29 maggio e il 3 giugno per conto di Interporto campano, azienda vicina alla Fondazione di Luca Cordero di Montezemolo", il gradimento della proposta politica di Italia Futura sarebbe sensibilmente alto. Più di un terzo degli elettori considererebbe innovativo il progetto, con dati che diventano estremamente significativi nell'ipotesi in cui Italia Futura diventasse una lista civica nazionale, con "personalità della società civile e delle professioni":

In questo scenario, il centrosinistra (Pd, Sel e Idv) avrebbe il 31,6, il Movimento 5 Stelle di Grillo il 20,1, Italiafutura il 20 e il centrodestra guidato da Alfano, con Pdl e Lega, solo il 18,5. Una piccola rivoluzione rispetto agli equilibri elettorali ai quali siamo abituati. L'altro scenario prevede invece una lista guidata da Montezemolo che comprenda non solo gli eredi del centro di Udc e Fli, ma anche alcuni ex ministri del governo Monti (si fanno esplicitamente i nomi di Passera e Cancellieri). In questo caso la lista raggiungerebbe il 25,4 per cento, superata solo dal centrosinistra (30,6) e seguita dal 5 Stelle (24,9) e dal centrodestra (19,1). In subordine, e poco realistica, l'ipotesi di un'Italiafutura alleata con centro e centrodestra: in quel caso raggiungerebbe il 32,1 per cento, contro il 35 del centrosinistra e il 32,9 di Grillo.

Insomma, Montezemolo potrebbe essere l'ennesima novità sulla scena politica. Sempre che finalmente rompa gli indugi, senza tentennamenti ulteriori e soprattutto senza quell'eccesso di calcolo che in simili condizioni è un limite enorme per chi aspira a guidare il Paese. Anche perché al di là del lavoro che pure porta avanti con ItaliaFutura, a mancare è una seria discussione "ideologica e programmatica al tempo stesso"; perché l'idea di proporre improbabili alchimie e subitanee alleanze è nei fatti già superata dagli eventi e risulta estremamente forzata l'ipotesi di un salvatore chiamato al capezzale di una politica alla disperata ricerca di credibilità e consenso. Per non parlare del fatto che abbiamo già avuto a che fare con un missionario, con l'unto del signore, con l'uomo che sussurrava ai sondaggi e, a dirla tutta, non ne serbiamo un buon ricordo.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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