Niente da fare: come anticipato ieri da fanpage, la direzione regionale del Partito Democratico fissata per sabato prossimo, quella che avrebbe dovuto stabilire una data per le primarie per la scelta del candidato governatore in Campania, non si farà. E considerato che la indisposizione della segretaria regionale Assunta Tartaglione di per sé non è un impedimento assoluto allo svolgimento della direzione, ecco confermato il sospetto dei sospetti: le pressioni degli avversari di Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, che chiedono tempo per cercare una soluzione che permetta di evitare la candidatura di chiunque dei due dovesse spuntarla nella corsa ai gazebo, ha sponde forti dalle parti del Nazareno.
E’ Guerini la sponda degli anti-primarie in Campania – Sarebbe il braccio destro del premier Lorenzo Guerini, in particolare, a spalleggiare la “melina” delle componenti locali del partito che, unite dalla lotta al sindaco di Salerno e all’Europarlamentare, sono però divise sulle soluzioni da adottare per scongiurare un duello tra i due. Ex popolari (capitanati da Salvatore Piccolo e Lello Topo), riformisti dalemiani (Massimo Paolucci, Umberto del Basso de Caro, Enzo Amendola) e Renzi Boys (Pina Picierno, Francesco Nicodemo) non hanno ancora sciolto il nodo del “terzo candidato” da lanciare in campo per contrastare De Luca e Cozzolino.
Le indicazioni restano tre, una per ciascuna corrente: Enzo Cuomo (Popolari), Enzo Amendola (Riformisti) e Pina Picierno (Renzi Boys) con Umberto del Basso de Caro in agguato. E spunta direttamente da Roma una indiscrezione gustosa: Matteo Renzi, sollecitato da Napoli e dintorni, potrebbe decidere di fare piazza pulita di candidati reali e aspiranti tali e lanciare in pista una candidatura a effetto che possa evitare le primarie allargando la coalizione a Udc e Ncd. Quale?
Derby tra due direttori? – Seguendo uno schema consolidato, si pensa a autorevoli giornalisti, ed è già derby: in campo ci sono due ipotesi, Antonio Polito e Mario Orfeo. Il primo, attuale direttore del Corriere del Mezzogiorno, ha già un’esperienza come senatore della Margherita e fu segretario napoletano del partito di Francesco Rutelli. Orfeo, attuale direttore del Tg1 e ex capo de Il Mattino, invece, avrebbe dalla sua il solidissimo legame con la famiglia Caltagirone e quindi con i centristi di Pierfedinando Casini, e potrebbe così, come si dice, “rompere il fronte moderato”.
Chi vuole le primarie sospetta l’ “inciucione” – Intanto i continui rinvii e la nebbia fitta che avvolge le primarie in Campania fanno crescere tra i Democratici più agguerriti il sospetto dei sospetti: quello di un accordo romano tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi per lasciare che la Campania sia governata dal centrodestra e da Stefano Caldoro. Almeno fino al 2018…