Un dossier per assicurare la vittoria elettorale di Renzo Bossi?
Un dossier per assicurare il successo elettorale di Renzo Bossi, il figlio del Senatùr. Questo è quello che dovrebbe spuntare fuori da alcune perquisizioni negli uffici di un assessorato della Regione Lombardia. Gli agenti della polizia giudiziaria hanno perquisito la casa e gli uffici dell'assessore regionale a Giovani e Sport della Lombardia, Monica Rizzi. A rendere nota la notizia le dichiarazioni del legale dell'assessore, Alessandro Didd, riportate anche dal Corriere della Sera. "Le perquisizioni sono state fatte per ricercare tracce di una presunta attività di dossieraggio" ha spiegato l'avvocato Didd. A disporre le perquisizioni è stata la Procura di Brescia.
Tutto partirebbe da Marco Marsili, un ex collaboratore dell'assessore, che presentò un esposto nei confronti di Monica Rizzi per il trattamento illecito dei dati personali. Dall'esposto spuntano fuori alcune rivelazioni dell'ex collaboratore dell'assessore che parla di un dossier servito per colpire "i nemici della Lega", interni ed esterni. Tra gli altri scopi dell'attività di dossieraggio quella di assicurare il successo elettorale, alle scorse regionali, di Renzo Bossi, recentemente bersagliato dalla rete per il suo intervento sulla comunicazione in Rete.
L'avvocato Alessandro Didd ha reso noto che l'assessore Monica Rizzi "non si dimetterà" perchè "consapevole di non aver nulla da temere e di poter confidare nella serenità dela magistratura che, certamente, non si farà ingannare da certe manovre". La Rizzi si è detta "serena e fiduciosa", concludendo che "qualcuno ne risponderà di tutto questo". La linea difensiva dell'assessore punta a provare la totale inesistenza di qualsiasi attività relativa al dossieraggio, sia nei confronti dei "presunti nemici", sia nelle attività di ricerca per assicurare la vittoria alle elezioni regionali di Renzo Bossi.
Un messaggio di solidarietà nei confronti dell'assessore arriva proprio dal Presidente della Regione, Roberto Formigoni: "Aspettiamo che la magistratura faccia il suo corso, sono convinto dell'onestà dell'assessore Rizzi". Il governatore lombardo ha sottolineato che il materiale che si cercava, durante le perquisizioni, "non è stato trovato".