Un anno di governo, i militanti di Fdi promuovono Meloni: “La roccia non si scalfisce”

Fratelli d’Italia ha organizzato una kermesse al teatro Brancaccio di Roma per festeggiare un anno di governo. La gran parte dei militanti crede che l’esecutivo abbia fatto tutto giusto, ma qualcuno riserva delle critiche. E non mancano le accuse ai poteri forti.
A cura di Redazione
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di Marco Billeci e Andrea Miniutti

In occasione del primo anniversario del governo Meloni, i parlamentari di Fratelli d'Italia hanno organizzato in tutte le regioni italiane degli incontri per i militanti del partito. Negli opuscoli si legge il nome dell'evento: "L'Italia vincente – Un anno di risultati". Come suggerisce il titolo, nelle paginette rilegate c'è un bilancio di questi 12 mesi di esecutivo, oltre che i prossimi obiettivi che il partito vuole raggiungere. A Roma la kermesse si è tenuta al teatro Brancaccio.

Alla domanda sul quale sia stata la cosa migliore che ha fatto questo governo, la risposta principale è: "Tutto". Per una giovane ragazza, ora "l'Italia ha completamente un nuovo visage", tutto questo grazie a Meloni che "sta facendo risollevare un'Italia che ha ereditato nella peggiore situazione che si potesse mai immaginare". Per qualcun altro, invece, i migliori risultati sono stati ottenuti nella politica estera o nell'economia, ad esempio con il taglio del cuneo fiscale. Un giovane militante del partito crede che abbia fatto un ottimo lavoro nella gestione dell'immigrazione: "Ha fatto bene a non fare il blocco navale, si sbagliava in campagna elettorale". Ma c'è anche chi non sa rispondere: "Sinceramente non l'ho neanche letto", riferendosi all'opuscolo che ha in mano.

Naturalmente, per quelli che credono che il governo abbia fatto tutto giusto, non ci sono errori da segnalare. Ma qualcuno ha delle riserve: "Togliere il reddito di cittadinanza è sbagliato", dice un signore che non è contento del taglio al sussidio. C'è invece chi ha più di qualche critica: "Non mi è piaciuto come si è comportato il ministro Crosetto con il generale Vannacci, poi anche il fatto di non insistere sul presidenzialismo e che il giorno prima di andare al governo [Meloni] stava facendo accordi con Orban e poi ha fatto finta che non esistesse".

E dopo le dichiarazioni della premier di questi giorni, la quale ha parlato di attacchi ma senza specificare da chi provengano, i militanti si chiedono se ci sia qualcuno che voglia far cadere il governo. "I poteri forti? Ci sono: la sinistra, l'opposizione. Non so se sia forte, ma le gocce ci sono e ci sono sempre state. Però ecco, come dice Giorgia: la roccia non si scalfisce". C'è anche chi punta il dito contro la segretaria del Pd, Elly Schlein, e la chiama "signora ebrea" perché il suo nome non sa pronunciarlo, tenendoci a sottolineare che non ha nulla contro gli ebrei: secondo questa persona, è un bene che abbia vinto lei le primarie perché Stefano Bonaccini "è più pericoloso", politicamente parlando.

Questi "poteri forti" sono quelli che avrebbero mandato in diretta le dichiarazioni di Andrea Giambruno: "Secondo me effettivamente anche nei media ci sono, se si valuta quello che è successo e in quale emittente è stata fatta", dice un militante riferendosi a Mediaset, la tv creata da Berlusconi, sostenendo che "si può lavorare a Mediaset e avere delle idee diverse". Ma per qualcuno è un attacco che viene da dentro il partito: "Come tutti i movimenti avrà delle correnti interne che hanno altre idee e altri pensieri", perché anche se "tra di loro sono uniti e compatti, qualcuno che tradisce c'è, ma non sono quelli che contano".

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