Un altro naufragio a Lampedusa: la Guardia costiera salva 49 migranti, si cercano due dispersi
Un altro naufragio si è verificato ieri sera al largo delle coste di Lampedusa: un barchino lungo circa otto metri è affondato nelle acque antistanti alla più grande delle Pelagie. La Guardia costiera è intervenuta, riuscendo a trarre in salvo 49 persone, che però hanno raccontato ai soccorritori come mancherebbero all'appello due migranti. Sono ancora in corso le ricerche: i soccorritori stanno pattugliando l'area dove è andato a fondo il barchino di metallo, con la speranza di trovare eventuali superstiti.
Solo alcuni giorni fa l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha fatto sapere che dall'inizio del 2024 quasi 100 persone hanno perso la vita o sono scomparse nel Mediterraneo centrale o orientale, cercando di arrivare in Europa. Un bilancio drammatico, il doppio di quello registrato nel primo mese del 2023, che è stato l'anno peggiore dal 2016 per quanto riguarda le morti in mare.
"Anche una sola morte è di troppo. L’ultimo record di morti e sparizioni ci ricorda chiaramente che un approccio globale che includa percorsi sicuri e regolari – un pilastro strategico chiave per l’Oim – è l’unica soluzione che andrà a beneficio sia dei migranti che degli Stati", ha dichiarato la direttrice generale dell'Organizzazione, Amy Pope.
I naufraghi portati in salvo dalla Guardia costiera ieri sera, per lo più cittadini bengalesi, ivoriani, guineani e senegalesi, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza dell'isola. Nell'hotspot di Lampedusa ci sarebbero al momento circa 500 migranti. Di questi, 350 dovrebbero lasciare oggi l'isola: i trasferimenti sono stati disposti dalla prefettura di Agrigento d'intesa con il ministero dell'Interno. Il primo traghetto di linea diretto a Porto Empedocle lascerà l'isola in mattinata con 180 persone a bordo, mentre nel pomeriggio altri 170 migranti verranno trasferiti con un volo.
Ieri a Lampedusa si sono contati diversi sbarchi. Subito dopo il naufragio del barchino di otto metri la Guardia costiera ha soccorso un'altra imbarcazione con a bordo 72 migranti bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani e sudanesi. Hanno raccontato di essere partiti da Zuara, in Libia, pagando 16mila dinari per la traversata e di essere stati poi lasciati alla deriva.