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Umberto Bossi dice che alla Lega serve un nuovo leader: “Salvini non ha attenzioni per il Nord”

Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, durante le celebrazioni per i quarant’anni dalla nascita del partito ha detto ad alcuni cronisti che Matteo Salvini non ha “mostrato attenzione alla questione settentrionale”, e per questo servirebbe un cambio di leader nel partito: “Giorgetti? Lui è bravo, ma non lo dico se no lo massacrano”.
A cura di Luca Pons
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"Non mi pare che Salvini abbia mostrato attenzione alla questione settentrionale". Così ha detto Umberto Bossi ad alcuni cronisti convocati a casa sua a Gemonio, in provincia di Varese, dove si stavano svolgendo dei festeggiamenti per i quarant'anni dalla fondazione della Lega Nord. Quando i giornalisti hanno risposto se serva un nuovo segretario per il partito, Bossi è stato chiaro: "Serve andare in quella direzione, serve chi la abbracci e la porti avanti con determinazione".

Il Senatur ha anche affermato che "ci sono, ci saranno" alternative a Salvini per guidare la Lega, ma ha preferito non esporsi troppo quando gli è stato chiesto un commento sul nome di Giancarlo Giorgetti, oggi ministro dell'Economia e da tempo esponente autorevole del Carroccio: "È uno bravo. Non lo dico se no lo massacrano, poveraccio. Oggi è in Lussemburgo, l'ho sentito ieri sera". Poi Bossi ha continuato con la sua ricetta per uscire dalla crisi della Lega: "C'è necessità di un programma che la gente approva. Se la base non approva il programma che fai, non vai da nessuna parte. Prima o dopo tutto finisce, diventa una bolla di sapone. Secondo me tra i molti messi fuori dalla Lega c'è qualcuno che potrebbe essere capace di portarla in quella direzione là".

La Lega "all'inizio era un movimento più vicino al popolo, aveva una base popolare", ha criticato ancora il senatore. Che ha detto di essersi aspettato una visita di Salvini, oggi impegnato a Milano per la conclusione dei lavori del G7: "Non l'ho sentito, ma pensavo che senza dire niente sarebbe passato". Cosa che invece non è avvenuta. Oggi a Gemonio si sono riuniti numerosi attivisti ed esponenti leghisti della prima ora, mentre domani a Varese si terranno le celebrazioni ‘ufficiali', con la presenza dello stesso Salvini. Bossi ha annunciato che non ci sarà.

"Oggi è la festa di chi è rimasto vicino a Bossi dopo che è stato abbandonato da tutti. Non sarà domani a Varese", ha detto l'ex ministro leghista Roberto Catelli: "L'errore di Salvini è stato quello di aver trasformato un partito federalista, autonomista con venature indipendentiste in un partito centralista e direi anche meridionalista". Era presente anche l'ex deputato Paolo Grimoldi, che nelle scorse settimane ha proposto di togliere il nome di Salvini dal logo del partito e oggi ha chiesto nuovamente al segretario di fare un "passo di lato".

L'attuale vicesegretario della Lega Andrea Crippa, interpellato dall'Ansa, ha invece ribadito la sua vicinanza all'attuale leader: "Faremo le valutazioni quando ci sarà il congresso: se si candida Salvini io voto Salvini. Perché secondo me senza Salvini in questo momento non esisterebbe più la Lega. Bossi ha creato la Lega, Maroni l'ha salvata e Salvini l'ha rilanciata. Siamo arrivati al 35% con Salvini e tra poche settimane si approva l'Autonomia. Quello che ha fatto Salvini rimarrà nella storia della politica e della Lega".

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