Umberto Bossi alle Europee voterà Forza Italia perché Salvini ha “tradito” la Lega
"Umberto Bossi voterà Reguzzoni perché la Lega è stata tradita". Con queste parole Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega Lombarda ed ex deputato del Carroccio, ha fatto sapere che il Senatur alle elezioni europee non sosterrà la forza politica che fondò quarant'anni fa. Il suo voto andrà invece a Marco Reguzzoni, anche lui ex leghista (fu capogruppo alla Camera quando il partito si chiamava ancora Lega Nord) che è candidato come indipendente nelle liste di Forza Italia. È una rottura simbolica che sottolinea come una parte della Lega, quella più "nordista", non abbia mai digerito la svolta portata nel partito dall'attuale segretario Matteo Salvini.
Grimoldi ha raccontato così la telefonata con Bossi: "Lui con voce molto arrabbiata mi ha detto: ‘Fai sapere in giro che io voto Reguzzoni. Aveva la voce arrabbiata perché la Lega non sta facendo più la Lega". E non ha fatto mancare un commento sul candidato che forse più di tutti ha incarnato la svolta verso l'estrema destra della Lega: "Vannacci? No, a Bossi non piace assolutamente. Diciamo che non è senz'altro un suo estimatore".
Marco Reguzzoni è un esponente del Comitato Nord, uno schieramento nato dopo le ultime elezioni nazionali come corrente interna della Lega. Ma dal Carroccio Reguzzoni era stato espulso nel 2015, per aver tentato di creare un altro movimento politico. Oggi ha dichiarato: "Non ho mai commentato in vent'anni le dichiarazioni di Bossi e non intendo farlo ora. Se mi dà il suo voto, per me è una tale soddisfazione che dimostra la mia coerenza e vale da sola la campagna elettorale".
Non è un mistero che il rapporto di Salvini con i militanti del Nord si sia deteriorato negli anni, e la candidatura di Vannacci ha fatto storcere il naso anche a molti esponenti di spicco del partito (tanti, come i presidenti di Regione Fedriga, Zaia e Fontana, hanno detto che non hanno intenzione di votarlo e vogliono piuttosto di scegliere i candidati del territorio). A maggior ragione i ‘bossiani' non hanno apprezzato la linea del loro partito, e così è arrivata la rottura sul voto.
"Vannacci non piace assolutamente al grande capo e neanche a noi", ha detto Matteo Brigandì, ex parlamentare della Lega. Ma il problema è più profondo: "Bossi ha chiesto a tutti noi di votare per Reguzzoni. E noi siamo d'accordo perché la Lega non sta più facendo la Lega. L'idea della Lega è stata tradita e non possiamo più far finta di niente. Un po' di tempo fa ho detto a Bossi: ‘Ma davvero noi dobbiamo morire fascisti?‘ E lui mi ha detto no, assolutamente no". Nelle prossime settimane si capirà se questa scelta avrà anche altre conseguenze: "Dopo il voto ci riuniremo tutti e decideremo il da farsi".
Il voto a Reguzzoni è anche un premio alla linea di Forza Italia, che in queste elezioni cercherà di soffiare al Carroccio il posto di secondo partito del centrodestra, ma soprattutto che negli ultimi mesi ha cercato di raccogliere il malcontento dei bossiani con la corrente Forza Nord. Il regista dell'iniziativa è l'ex sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, oggi deputato con FI e coordinatore regionale in Veneto dei forzisti. Non a caso, da lui sono arrivate parole di esultanza: "Umberto Bossi si riconosce più in Forza Italia che in questa Lega. La candidatura di Vannacci è la chiave di volta, una candidatura tutto fuorché di un leghista. Rispetto al mondo leghista deluso e che quindi non vota, questa dichiarazione può spostare voti a Forza Italia e con questa affluenza bassa può fare la differenza", ha dichiarato a Lapresse.