Ultime modifiche alla Manovra: ecco gli emendamenti del governo
Continuano a venir fuori alcune novità dal cosiddetto decreto salva Italia. In queste ore, l'esecutivo guidato da Mario Monti sta presentando i suoi emendamenti alle Commissioni bilancio e finanze di Montecitorio. L'iter del provvedimento resta serrato: l'ok delle Commissioni è previsto nel pomeriggio di oggi; domani, invece, il testo approderà in aula per la discussione. Il definitivo via libera della Camera ci sarà venerdì o al massimo sabato; lunedì, infine, il testo approderà al Senato. Ma vediamo quali sono le ultime modifiche proposte dal governo.
Stipendi dei parlamentari
Anche se si tratterà di un lavoro coordinato, sarà il Parlamento, e non più il governo, ad intervenire sugli stipendi degli onorevoli. "Il Parlamento e il governo, ciascuno nell'ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire gli obiettivi" recita il nuovo emendamento. Obiettivo della norma è quello di tagliare le remunerazioni di deputati e senatori, ed adeguarle alla media dei loro colleghi europei. Non viene però fissato un termine preciso.
Cancellazione delle province
Un emendamento dell'esecutivo stabilisce che gli organi in carica delle province decadono entro il 31 marzo 2013. Entro il 31 dicembre 2012, invece, le funzioni delle province dovranno essere trasferite ai Comuni o alle Regione. Le regioni a statuto speciale avranno 6 mesi di tempo per adeguare i propri statuti alle novità riguardanti le province. Le disposizioni non toccheranno le province autonome di Trento e Bolzano.
Compensi dei consiglieri di enti territoriali
Viene ribadita la gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla Costituzione. Tuttavia, la norma entrerà in vigore solamente col rinnovo delle cariche. I consiglieri di circoscrizioni o comunità montane attualmente in carica continueranno quindi a percepire il gettone fino a fine mandato.
Liberalizzazione per le licenze dei taxi
Cancellata la norma contenuta nelle versione precedente della manovra che liberalizzava il mercato dei taxi. Tale tipo di trasporto, si legge nell'emendamento, è escluso dalla "liberalizzazione delle attività economiche previste dall'articolo 34 della manovra".
Nuove norme su Equitalia
Le aziende in crisi di liquidità potranno contare su una proroga di 72 mesi per i pagamenti a Equitalia. La vendita degli immobili gravati da ipoteca viene poi affidata al proprietario e non più a Equitalia. L'incasso andrà a quest'ultima che preleverà quanto dovuto.
Rivalutazione delle pensioni
Gli emendamenti dell'esecutivo in materia di pensioni non sono ancora stati ancora presentati. Qualche ritocco, come preannunciato ieri dal Ministro del lavoro Elsa Fornero, ci sarà di certo. L'ipotesi è che lo stop alla rivalutazione colpisca le pensioni al di sopra dei 1400 euro mensili; possibile una rivalutazione parziale per le pensioni comprese tra i 1.200 e 1.400 euro mensili. L'unico problema è che tale misura si rivelerebbe abbastanza onerosa, andando a colpire quei famosi saldi che per l'esecutivo devono restare assolutamente invariati. Possibile quindi che, per recuperare i quattrini necessari, venga alzato il prelievo sui capitali scudati, magari dall'1,5% al 3%.
Accolti due emendamenti della Lega
Passano anche due emendamenti della Lega Nord: il primo porta a 1.000 euro il limite per il pagamento in contati (misura pensata per i pensionati che, altrimenti, sarebbero costretti a munirsi di carta elettronica), il secondo stabilisce l'1,5% come commissione massima che le banche possono richiedere ai commercianti in caso di pagamento elettronico.
Aggiornamento ore 14.30. Il Ministro del lavoro Elsa Fornero ha proposto "un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200mila euro". La misura ha trovato accoglimento in un emendamento del governo.
Aggiornamento ore 17.49. Nuovi emendamenti del governo: beneficeranno dell'adeguamento all'inflazione solamente le pensioni di importo inferiore ai 1.400 euro; la detrazione riguardante l'Ici sulla prima casa sarà maggiorata di 50 euro per ogni figlio di età minore ai 26 anni che risiede stabilmente nell'immobile, in ogni caso l'importo della detrazione non potrà superare complessivamente i 400 euro; a partire dall'anno prossimo gli estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio saranno soggetti a un imposta di 34,20 euro se il cliente è una persona fisica, di 100 euro in tutti gli altri casi.