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Ue: “Via libera a flessibilità di bilancio”. Letta esulta: “Scommessa vinta”

Manuel Barroso annuncia che l’Unione Europea consentirà “deviazioni temporanee dal raggiungimento dell’obiettivo di medio termine” per i Paesi virtuosi.
A cura di Redazione
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"Il Governo italiano raccoglie con grande soddisfazione un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le Istituzioni europee". Comincia in questo modo il comunicato del Governo a commento dell'attesissimo annuncio della Commissione Europea in merito alla possibilità di "sforare" vincoli di bilancio. In effetti, l'annuncio di José Barroso sembra essere un punto di arrivo decisivo per il futuro a medio termine del nostro Paese: l'Unione Europea infatti consentirà "deviazioni temporanee dal raggiungimento dell'obiettivo di medio termine" per i Paesi che hanno intrapreso un percorso di risanamento. Ora si attende solo la comunicazione del commissario Olli Rehn per capire le modalità di attuazione della deliberazione della Commissione.

In poche parole, si tratta della possibilità di andare oltre i limiti di bilancio in modo da "consentire investimenti pubblici produttivi" che saranno in sostanza cofinanziati dall'Unione Europea. Tradotto in altri termini si tratta del primo (e decisivo) passo verso quella flessibilità che consentirà al Governo di utilizzare risorse aggiuntive, disponibili immediatamente. E infatti il commento di Palazzo Chigi riflette enorme soddisfazione: "Il Presidente della Commissione Europea, Barroso ha infatti appena annunciato a Strasburgo per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come l’Italia, una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per investimenti produttivi e per rilanciare la crescita. E’ il premio per la scommessa che questo Governo ha fatto fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica".

Su twitter poi il Presidente del Consiglio è ancora più esplicito:

UPDATE – A frenare gli entusiasmi ci pensa però il commissario agli Affari economici Olli Rehn che in una lettera ai ministri dell'Economia della Unione Europea precisa: "La flessibilità concessa dalla Ue non può in alcun modo rompere il 3% di deficit e derogare dalla regola del debito scritta nel fiscal compact che impone di ridurlo di un ventesimo all'anno".

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