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Guerra in Ucraina

Ucraina, via libera del governo a decreto: 174 milioni per aumentare l’impegno militare nella Nato

Il governo ha varato un nuovo decreto legge per aumentare l’impegno militare italiano nella Nato: 174 milioni di euro saranno investiti tra il 2022 e il 2023.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo ha varato un nuovo decreto legge che contiene "disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina". Il presidente Draghi lo aveva già annunciato questa mattina nella sua informativa in Aula – prima alla Camera e poi al Senato – e dopo pranzo il Consiglio dei ministri ha messo nero su bianco il testo. L'articolo più importante è senz'altro il primo, che prevede circa 174 milioni di euro – principalmente per il 2022, ma anche per il 2023 – destinati ad aumentare l'impegno italiano nella Nato. Ecco il testo dell'articolo:

Partecipazione di personale militare al potenziamento di dispositivi della NATO

1. È autorizzata, fino al 30 settembre 2022, la partecipazione di personale militare alle iniziative della NATO per l’impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF).

2. È autorizzata, per l’anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO:

a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza;
b)  dispositivo per la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza;
c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence);
d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza.

3. Si applicano le disposizioni di cui ai capi III, IV e V della legge 21 luglio 2016, n. 145.

4. Per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata la spesa di euro 86.081.634 per l’anno 2022. Per le finalità di cui al comma 2, è autorizzata la spesa di euro 67.366.416 per l’anno 2022 e di euro 21.000.000 per l’anno 2023.

L'Italia così rafforzerà l'impegno militare nella nato con circa 153 milioni di euro investiti già da quest'anno. Serviranno, appunto, a finanziare la partecipazione alla "forza a elevata prontezza" attivata dalla Nato. Oltre a continuare sui dispositivi già in campo: parliamo della sorveglianza aerea e navale nei territori dell'Alleanza e della presenza in Lettonia.

Inoltre vengono anche stanziati dieci milioni di euro per il personale d'ambasciata. Si legge all'articolo 4:

Per il potenziamento della protezione degli uffici all’estero e del relativo personale e degli interventi a tutela dei cittadini e interessi italiani realizzati dai medesimi uffici, la dotazione finanziaria delle ambasciate e degli uffici consolari di prima categoria è incrementata di 10 milioni di euro per l’anno 2022.

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