Guerra in Ucraina

Ucraina, Tajani: “Zelensky rimane nostro interlocutore”. Crippa: “Trump unico che lavora per pace”

Mentre il ministro degli Esteri Tajani tenta di smarcarsi dalle accuse delle opposizioni, che lamentano l’assenza di condanna da parte del governo Meloni degli attacchi di Trump nei confronti del presidente ucraino Zelensky, la Lega rinnova l’appoggio al presidente Usa: “Trump è l’unico uomo al mondo che cerchi di favorire la pace tra Russia e Ucraina”.
A cura di Redazione
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Di Marco Billeci e Annalisa Cangemi

"Noi abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l'Ucraina, abbiamo sempre detto che non eravamo in guerra contro la Russia e non abbiamo mai dato l'autorizzazione a utilizzare le armi italiane fuori dai confini dell'Ucraina, e siamo convinti che al tavolo delle trattative debbano esserci gli europei, debba esserci l'Ucraina e debbano esserci gli Stati Uniti. Non possiamo pensare che il futuro della sicurezza dell'Europa possa essere sganciato da un rapporto Europa-Stati Uniti". È questa la posizione ufficiale dell'Italia rispetto ai colloqui che Trump ha intrapreso con Putin, escludendo Europa e Ucraina per provare a porre fine alla guerra.

Secondo Tajani il presidente legittimo resta Zelensky, "finché sarà lui, sarà lui l'interlocutore. Mentre il ministro degli Esteri tenta di smarcarsi dalle accuse delle opposizioni, che lamentano l'assenza di condanna da parte del governo Meloni degli attacchi senza precedenti dell'amministrazione americana nei confronti del presidente ucraino Zelensky, la Lega rinnova l'appoggio al presidente Usa.

Il numero due del Carroccio, Andrea Crippa, infatti rilancia la posizione del segretario Salvini, e ai microfoni di Fanpage.it, dice che in questo momento Trump è l'unico uomo al mondo che cerchi di favorire la pace tra Russia e Ucraina. "Non entro nel merito delle dichiarazioni di Trump, dopodiché spero che ci sia al più presto un tavolo di pace. E oggi se ci sarà credo che tutto il mondo dovrebbe ringraziare Donald Trump", dice commentando ai nostri microfoni le parole del presidente degli Stati Uniti d'America su Zelensky, che viene chiamato "comico mediocre" e "dittatore", perché non convoca nuove elezioni in Ucraina. Secondo Trump, Zelensky "ha fatto un pessimo lavoro, il suo paese è in frantumi e milioni di persone sono morte inutilmente".

Proprio sul presidente ucraino Crippa aggiunge: "Non sta a me definire Zelensky un presidente legittimo o illegittimo. Sta a me dire che quella guerra prima finisce meglio è per tutti".

Alla domanda se "pace" significhi cessione di territori o mantenimento dell'integrità territoriale dell'Ucraina, oppure un cambio di governo a Kiev, Crippa risponde così: "Pace vuol dire innanzitutto risparmiare vite umane. Non c'è niente che possa essere paragonato a una vita umana o a un ragazzo che rimane amputato o che muore. A qualsiasi costo risparmiamo vite umane, di russi e di ucraini". A quali condizioni? "Quelle del tavolo di pace, non di Putin. Per me la vita umana viene prima di qualsiasi altra cosa", dice Crippa.

Matteo Salvini, rispondendo alle critiche di Marina Berlusconi, ha sottolineato che "il nemico non è Trump", perché "sta facendo più lui in poche settimane che Biden in quattro anni, se uno riesce a mettere al tavolo Putin, Zelensky, Netanyahu e i Paesi Arabi, gli diamo il Nobel per la Pace, altro che ‘bullismo'". Ma il ministro degli Esteri Tajani, interpellato oggi su queste dichiarazioni, preferisce non rispondere e non specificare se si tratti o meno di una linea condivisa dal governo: "Non devo commentare tutte le idee di tutti. Il vicepremier (Salvini ndr) ha le sue idee, non è che fa parte della politica del governo o dell'accordo di maggioranza chi deve diventare premio Nobel".

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