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Ucraina, Salvini: “Non commento le frasi di Berlusconi, io ho condiviso tutte le scelte del governo”

“Non commento, ciascuno è libero di fare le sue affermazioni. La politica estera ha un chiaro segno, in difesa dell’Ucraina”: lo ha detto Matteo Salvini, rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se condividesse le frasi di Berlusconi su Zelensky.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini non commenta le parole di Silvio Berlusconi sull'Ucraina e su Volodymyr Zelensky. Il leader della Lega si limita ad affermare che ciascuno è libero di fare le sue affermazioni, ma che la politica estera del governo ha un chiaro orientamento. "Non commento, ciascuno è libero di fare le sue affermazioni. La politica estera ha un chiaro segno, in difesa dell'Ucraina".

E ancora: "L'obiettivo di tutti è la pace", ha aggiunto. Le polemiche erano scoppiate dopo che il fondatore di Forza Italia aveva imputato al presidente ucraino lo scoppio del conflitto, affermando che "bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass" e Vladimir Putin non avrebbe mai invaso il Paese.

Dopo queste frasi, l'opposizione aveva subito chiesto al governo quale fosse quindi la linea sul sostegno a Kiev e di prendere le distanze dalla posizione di Berlusconi. "Io ho condiviso tutte le scelte portate avanti dal governo in questi mesi, in Italia e in Europa", ha proseguito Salvini. E ai giornalisti che gli chiedevano se fosse d'accordo con l'equiparare l'esercito ucraino e quello russo, Salvini risponde: "Se dico tutte, dico tutte: ho condiviso tutte le scelte del governo".

Il sostegno all'Ucraina sarà anche il tema al centro del vertice di due giorni dei ministri della Difesa dei Paesi Nato, riuniti a Bruxelles. Proprio ieri Guido Crosetto era intervenuto, nel bel mezzo delle polemiche, per mettere in chiaro la linea del suo ministero e del governo: "I governi parlano con gli atti. Gli atti di questo governo, approvati dal Parlamento da tutte le forze politiche, pare siano abbastanza chiari", aveva tagliato corto.

"La posizione dell'Italia non può essere messa in discussione e non è messa in discussione dalla maggioranza né da gran parte dell'opposizione", aveva poi aggiunto il ministro. Anche fonti di Palazzo Chigi erano corse ai ripari con una nota in cui mettevano nero su bianco che "il sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l'esecutivo".

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