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Guerra in Ucraina

Ucraina, quanti sono i profughi che l’Italia può ospitare e dove verranno accolti

Nel nuovo decreto Energia sono anche state introdotte anche norme che riguardano la gestione dell’accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il nuovo decreto Energia, che è stato appena approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri, contiene anche misure per la gestione dell'accoglienza dei profughi che scappano dall'Ucraina. Sono per adesso 53.669 i rifugiati che sono scappati dal conflitto e che sono già arrivati nel nostro Paese. Secondo le cifre aggiornate del ministero dell'Interno 27.429 sono donne, 4582 sono uomini e 21.658 sono minori. Ma queste cifre sono destinate a salire, visto che si stima che il numero delle persone che fuggono dall'Ucraina verso altri Paesi Ue arrivi a 5 milioni. Il presidente del Consiglio Maro Draghi ha detto che il numero dei rifugiati che arriveranno è ancora incerto. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell'ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.

"Pensiamo di stanziare 400 milioni" per i profughi provenienti dall'Ucraina: "un quarto destinati ai servizi sanitari per chi entrerà in Italia e poi, a lato, stanziamenti per il sistema dell'istruzione per proseguire l'anno scolastico ma anche per accogliere nuovi eventuali alunni", ha detto durante la conferenza stampa il ministro dell'Economia Franco. Le risorse serviranno soprattutto a rafforzare il Terzo settore. "Si prevede uno stanziamento per l'assistenza sanitaria dei cittadini ucraini", ha agggiunto Roberto Garofoli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il governo prevede fino ad ora di poter mettere a disposizione 83mila posti per l'accoglienza. Il sistema prevede attualmente di poter ospitare 8mila rifugiati nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e nelle strutture del ‘Sistema di accoglienza integrata' (Sai), rispettivamente 5mila e 3mila. Il governo autorizza la Protezione civile a definire ulteriori forme di accoglienza, da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, associazioni ed enti religiosi civilmente riconosciuti, per un massimo di 15mila persone, fino al 31 ottobre 2022. Sempre la Protezione civile è autorizzata a definire ulteriori forme di sostentamento per 60mila persone, titolari della protezione temporanea, che abbiano trovato autonoma sistemazione, per un massimo di tre mesi dall'arrivo in Italia.

Nel nuovo Piano dei rifugiati, secondo la bozza del provvedimento, sono oltre 24 milioni gli stanziamenti previsti finora per il 2022. La bozza prevede anche un incremento delle risorse "iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'interno, relative all'attivazione, alla locazione e alla gestione dei centri di accoglienza, sono incrementate di 7.533.750 euro per l'anno 2022".

Nel nuovo decreto è stata inserita anche una norma che consentirà a medici e operatori sanitari ucraini rifugiati di esercitare anche nel nostro Paese la loro professione fino al 4 marzo del 2023.

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