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Guerra in Ucraina

Ucraina, Letta: “Ue deve diventare adulta e reagire, ci siamo svegliati con l’aggressione di Putin”

Il segretario Pd Enrico Letta alla vigilia del Consiglio europeo informale a Parigi: “Gli Stati membri in passato hanno pensato di cavarsela da soli. E abbiamo capito che da soli siamo troppo deboli rispetto alla Russia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta è intervenuto questa sera su Rai Radio 1, alla vigilia del Consiglio europeo informale a Parigi, commentando gli ultimi eventi dell'invasione russa in Ucraina: "Le immagini di Mariupol, con un ospedale pediatrico bombardato durante la tregua, lasciano sgomenti, sono immagini strazianti. L'Europa deve diventare adulta, reagire e non stare con le mani in mano".

"Domani e venerdì sarà un momento decisivo, c'è bisogno di reagire e bisogna farlo là dove l'Europa storicamente è stata più debole", ovvero su politica estera ed energia, "perché gli Stati membri in passato hanno pensato di cavarsela da soli. E abbiamo capito che da soli siamo troppo deboli rispetto alla Russia oggi e magari domani rispetto ad altri interlocutori aggressori". 

Letta ha auspicato "decisioni importanti e vincolanti su due grandi temi scoperti dell'Europa: l'Europa, gigante economico, ha grossi problemi di disunione quando parla di politica estera e sicurezza, e non ha una politica energetica comune, perché – ha sottolineato – in passato i Paesi membri hanno deciso che ognuno faceva per conto suo. Adesso ci siamo svegliati tutti con l'aggressione di Putin all'Ucraina, avendo su energia e sicurezza bisogno di difenderci tutti insieme".

Per dare un messaggio di unità Enrico Letta non ha voluto criticare apertamente il viaggio di Salvini in Polonia: "Si può immaginare cosa pensi io e quanta lontananza ho da quegli atteggiamenti della Lega e di Salvini, ma ci sono dei momenti in cui il Paese deve fare prevalere il senso dell'unità".

"È essenziale in questo momento: l'Italia deve essere unita, gli europei devono essere uniti, perché se siamo uniti siamo efficaci nel contrastare Putin e la sua invasione – ha aggiunto Letta -. In questo momento faccio prevalere tutte le ragioni che vanno verso un chiarimento e regole nuove ma dobbiamo essere uniti attorno all'iniziativa del governo. Dobbiamo dare forza al governo per ottenere assieme agli altri Paesi europei quegli accordi sull'energia per toglierci dalla dipendenza dalla Russia e dare allo stesso tempo sollievo alle nostre imprese e famiglie".

Secondo il leader dem le sanzioni economiche inflitte fino ad ora alla Russia stanno portando il Paese verso il default, che significa in sostanza che Mosca non sarà più in grado di pagare i suoi debiti e verrebbe tagliata fuori da qualunque rapporto commerciale e finanziario con l’estero. Il governo russo nei prossimi mesi dovrà restituire agli obbligazionisti circa 49 miliardi di dollari sotto forma di obbligazioni, in dollari e euro, più interessi. In questo quadro si inserisce anche la decisione del presidente russo Vladimir Putin, che due giorni fa ha firmato un decreto con il quale ha stabilito che la Russia può pagare i creditori esteri solo con i rubli, che si stanno rapidamente deprezzando. La situazione è complicata dal fatto che molti contratti prevedono il pagamento con una valuta diversa, e non è detto che i creditori decidano di accettare il pagamento con la moneta russa. "Dopo due settimane le forze di invasione russe stanno faticando tantissimo, e per le sanzioni europee e americane la Russia è prossima al default, come dicono le agenzie di rating. I russi non si aspettavano questa reazione pesantissima. Questa reazione ha effetti anche su di noi. Draghi oggi in Aula ha detto che l'Italia chiederà, e l'Ue ha già dato una predisposizione favorevole, una continuazione della sospensione del Patto di stabilità". 

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