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Ucraina e Medio Oriente, di cosa si discuterà al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles

Guerra in Ucraina e instabilità in Medio Oriente, in particolare per quanto riguarda il conflitto israelo-palestinese: sono questi i temi in agenda per il Consiglio affari esteri in programma il 22 gennaio a Bruxelles.
A cura di Annalisa Girardi
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Antonio Tajani è in viaggio verso Bruxelles, dove il 22 gennaio è convocato il Consiglio Affari Esteri del'Unione europea per fare il punto sulla situazione in Ucraina e Medio Oriente. Sempre domani il segretario di Forza Italia presenterà, insieme agli omologhi di Francia e Germania, una proposta "per una missione europea che possa garantire con grande fermezza la sicurezza del trasporto e la libera circolazione marittima nel Mar Rosso", in modo da "impedire che ci siano danni per la nostra economia".

Ciò che sta accadendo nel Mar Rosso verrà discusso in relazione al conflitto israelo-palestinese e alle prospettive per un cessate il fuoco. Alle interlocuzioni di domani parteciperanno anche dei rappresentanti dello Stato di Israele e della Lega Araba. Nel sito del Consiglio, in agenda, si legge:

Il Consiglio "Affari esteri" terrà uno scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente.

La discussione del Consiglio si baserà su scambi informali separati, che si terranno con il ministro degli Affari esteri di Israele Israel Katz in mattinata, con il segretario generale della Lega degli Stati arabi Ahmed Aboul Gheit e i ministri degli Affari esteri dell'Arabia Saudita — Faisal bin Farhan Al Saud —, dell'Egitto — Sameh Shoukry — e della Giordania — Ayman Safadi — durante la colazione e con il ministro degli Affari esteri dell'Autorità nazionale palestinese Riyad al-Maliki nel pomeriggio.

I ministri discuteranno degli sviluppi sul campo e nell'intera regione e potrebbero parlare del deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, della necessità di evitare ricadute nella regione e della via da seguire.

Da parte sua Tajani, intervenendo su Radio Giornale Radio, ha commentato: "Dobbiamo far sì che si trovi una soluzione, un percorso di pace. Non è semplice, ma l'obiettivo di due popoli e due Stati è da raggiungere assolutamente con grande impegno. Ci vorrà tempo, ma è l'unica soluzione se vogliamo risolvere la questione in quell'area. Israele deve riconoscere lo Stato palestinese e lo Stato palestinese deve riconoscere Israele. Questa è la soluzione per la quale stiamo lavorando con il G7, con gli USA, con l'Europa".

I ministri degli Esteri dell'Ue non parleranno solo di cosa sta accadendo in Medio Oriente, ma faranno anche il punto sulla guerra in Ucraina "dopo uno scambio informale di opinioni con il ministro degli Affari esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba che si terrà in videoconferenza all'inizio della riunione", In particolare si parlerà degli "impegni a più lungo termine in materia di sicurezza" e del "sostegno militare all'Ucraina".

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