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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, Berlusconi: “Lavoriamo per porre fine a un’aggressione militare inaccettabile”

Silvio Berlusconi dice che quella della Russia all’Ucraina è “un’aggressione militare inaccettabile”. E Antonio Tajani difende l’ex presidente del Consiglio, amico di Vladimir Putin: “Ha sempre provato a farlo venire dalla parte dell’Occidente”.
A cura di Annalisa Girardi
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Quella della Russia all'Ucraina è "un'aggressione militare inaccettabile". A dirlo è Silvio Berlusconi, intervenendo in collegamento telefonico al congresso di "Verde è popolare" organizzato da Gianfranco Rotondi. Nell'ultimo mese all'ex presidente del Consiglio era stato accusato per non aver criticato apertamente Mosca, distanziandosi dall'amicizia personale che negli anni ha avuto con il presidente russo Vladimir Putin. "È una crisi di fronte alla quale abbiamo un duplice dovere: lavorare per la pace e fare la nostra parte con l'alleanza atlantica, con l'Occidente, con l'Europa per porre fine a un'aggressione militare davvero inaccettabile", afferma ora Berlusconi

Per poi proseguire, parlando del governo e delle sfide che dovrà affrontare anche alla luce della guerra in Ucraina: "Sosteniamo il governo Draghi, il governo di emergenza e di unità nazionale che noi per primi abbiamo voluto e che deve durare fino alla fine della legislatura per completare il buon lavoro che ha fatto finora e per fronteggiare i disastrosi effetti della crisi ucraina sul mercato dell'energia e sul mercato delle materie prime".

Sui rapporti tra Putin e Berlusconi oggi è intervenuto anche il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani. "Ha sempre fatto in modo che Putin venisse dalla parte dell'Occidentale, poi sono passati vent'anni e con gli errori di tutti oggi Putin rischia di diventare uno strumento della Cina", ha detto in collegamento con Rainews 24. E alla domanda se il Cavaliere avesse telefonato al presidente russo in queste settimane, Tajani ha risposto: "Lui ha lavorato sotto traccia, come ha fatto per la Georgia quando era presidente del Consiglio: se i carri armati non sono arrivati a Tbilisi è merito suo. Berlusconi è un uomo di pace, non ci sono tentennamenti sull'appartenenza alla Nato, all'Occidente, sul rapporto forte con gli Stati Uniti. Lui ha fatto tutto quello che poteva fare". Per concludere poi sottolineando che Berlusconi "ha votato una risoluzione durissima di condanna da parte del Parlamento europeo".

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