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Opinioni

Tutto il peggio del 2019, per incazzarsi meglio nel 2020

Dal debito pubblico all’inquinamento, da Quota 100 che c’è ancora ai soldi per l’istruzione che non ci sono più, dalle morti sul lavoro ai femminicidi, sino ai decreti sicurezza e alle armi di distrazione di massa, ecco tutti i motivi per cui ci siamo incazzati troppo poco nel 2019. E dovremo farlo di più nel 2020.
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Volete un buon consiglio per il 2020? Incazzatevi.

Incazzatevi, perché avete un sacco di buoni motivi per farlo.

Incazzatevi, perché quest’anno il debito pubblico ha quasi raggiunto i 2.500 miliardi di euro, nuovo record assoluto.

Incazzatevi, perché quel debito lo dovranno pagare i vostri figli e i vostri nipoti, che saranno costretti a vivere con pensioni da fame, a invecchiare in ospedali senza medici, a togliere altri soldi all’istruzione, per pagare gli interessi delle spese passate.

Incazzatevi perché quel debito lo state già pagando anche voi: nella prossima legge di bilancio, infatti, ci saranno altri 20 miliardi di clausole di salvaguardia da disinnescare, e l’anno dopo ancora ce ne saranno 27.

Incazzatevi, perché quelle clausole di salvaguardia, quegli aumenti delle tasse scongiurati per i quali esultano i nostri governanti, non sono altro che nuovi tagli, nuove tasse, nuovo debito, che servono a pagare i debiti passati. Alla faccia del futuro.

Incazzatevi, perché nel 2019 abbiamo battuto anche il record di C02 e gas serra in atmosfera. 414,7 parti per milione in atmosfera, il valore più alto mai registrato sulla Terra negli ultimi 800mila anni.

Incazzatevi, perché tutto questo è successo dopo tutti gli accordi di Kyoto, di Parigi, di Marrakesh, nonostante Greta, nonostante milioni di giovani nelle piazze, nonostante tutte le parole dei politici, nonostante sappiamo tutti che dobbiamo azzerare le emissioni entro il 2050, se vogliamo provare a salvare il pianeta.

Incazzatevi quando vi diranno ancora che vogliono fare la rivoluzione verde, e poi sono costretti a cancellare la tassa sulle auto aziendali e a dimezzare la tassa sulla plastica perché hanno paura di perdere le elezioni in Emilia – Romagna.

Incazzatevi, perché tutto questo avviene mentre si staccano pezzi enormi di ghiacciaio dal Monte Bianco, mentre Venezia viene sommersa a ogni acqua alta, mentre la Pianura Padana continua a essere, da anni, il territorio con l’aria peggiore d’Europa.

Incazzatevi perché in Italia, nel 2019, dopo decenni di incuria e di cementificazione selvaggia, si muore di maltempo.

Incazzatevi, perché siamo più ignoranti di vent’anni fa. E secondo i test Pisa dell’OCSE di quest'anno, il nostro livello di istruzione continua a peggiorare.

Incazzatevi, perché anche quest’anno, Quota 100 è rimasta così com’è ma abbiamo diminuito la spesa per l’istruzione di 1,8 miliardi.

Incazzatevi, perché l’Italia è l’unico Paese d'Europa, Grecia esclusa, che spende di più per gli interessi sul debito che per l'istruzione.

Incazzatevi perché anche quest’anno sono più i giovani italiani che se ne sono andati degli stranieri che sono arrivati, ma per i politici e i giornali l’emergenza si chiama l’immigrazione.

Incazzatevi perché anche nel 2019 ci sono stati quasi 900 morti e più di 500mila feriti sul lavoro. Tre morti al giorno, 1369 incidenti al giorno.

Incazzatevi, perché la vera emergenza sicurezza è sul posto di lavoro, ma nessuno ne parla.

Incazzatevi, perché nel 2019 ci sono stati 95 femminicidi, uno ogni tre giorni, l'80% dei quali sono stati commessi all’interno del nucleo famigliare.

Incazzatevi, perché al ministero dello sviluppo economico ci sono 130 tavoli di crisi aperta, ma i lavoratori di quelle 130 imprese in stato di crisi non possono più nemmeno fare un picchetto, per colpa del reato di blocco stradale, introdotto dai decreti sicurezza di Matteo Salvini.

Incazzatevi, perché il “governo più a sinistra della storia d’Italia” – virgolette d’obbligo – non ha ancora cancellato quei decreti, in nessuna loro parte.

Incazzatevi, perché sempre quel governo lì, si è ben guardato dal toccare gli accordi col governo libico per trattenere i migranti nell’inferno di campi di prigionia in cui vengono torturati.

Incazzatevi ogni volta che provano a distrarvi, a mostrarvi problemi che non esistono, a farvi odiare nemici immaginari.

Incazzatevi, perché la vostra condiscendenza è la loro unica speranza, la sola speranza di chi vuole che in Italia non cambi mai nulla.

Incazzatevi, perché il vero brindisi che conta è quello del prossimo anno.

Buon 2020.

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Francesco Cancellato è direttore responsabile del giornale online Fanpage.it e membro del board of directors dell'European Journalism Centre. Dal dicembre 2014 al settembre 2019 è stato direttore del quotidiano online Linkiesta.it. È autore di “Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione” (UBE, 2016), “Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l’Italia” (Egea, 2018) e “Il Muro.15 storie dalla fine della guerra fredda” (Egea, 2019). Il suo ultimo libro è "Nel continente nero, la destra alla conquista dell'Europa" (Rizzoli, 2024).
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