Tutti i simboli dei partiti alle elezioni europee 2024, dal Sacro romano impero ai Pirati
Ben 42 liste e partiti parteciperanno alle elezioni europee 2024 di giugno. O meglio, 42 simboli sono stati depositati, anche se poi non è detto che tutti riescano a trovare i candidati necessari per comporre una lista. Passata la scadenza per presentare i propri simboli, ora l'elenco completo – consultabile sul sito Eligendo – è ufficiale. Per conoscere tutti i candidati, invece, bisognerà aspettare la fine del mese: c'è tempo fino al 1° maggio per confermarli.
Come sono simboli dei partiti più noti: Pd senza nome di Schlein, FdI con la fiamma tricolore
Tra i simboli depositati, naturalmente, ci sono tutti quelli dei partiti più conosciuti: il Partito democratico non ha inserito il nome di Elly Schlein, che comunque sarà candidata; il Movimento 5 stelle invece ha messo la parola "pace" nel simbolo, suscitando delle polemiche. Sono iscritti Forza Italia (in coalizione con Noi moderati), la Lega con il nome di Salvini e Fratelli d'Italia, che mantiene la fiamma tricolore, riferimento al simbolo dell'ex partito neofascista Msi. C'è anche l'Alleanza Verdi-Sinistra, che correrà senza Possibile, il partito fondato da Pippo Civati.
Tra i primi simboli depositati c'è quello Stati Uniti d'Europa, la lista di scopo che unisce tra gli altri +Europa (di Emma Bonino) e Italia viva (di Matteo Renzi). Nell'alleanza non c'è invece Azione di Carlo Calenda, che si presenta con il nome del gruppo europeo Renew Europe e i loghi di ben otto liste che si presentano in coalizione. Se si parla di numero di loghi, però, nessuno fa concorrenza a Libertà di Cateno De Luca: all'interno del simbolo della lista ci sono ben diciannove contrassegni diversi, da Capitano Ultimo a Noi agricoltori, fino al Partito dei pensionati, la lista no vax Vita e Il vero Nord.
Ci sono tre Stati Uniti d'Europa, tre Insieme liberi e due partiti dei Pirati
Scorrendo l'elenco si trova anche un'altra lista con il nome Stati Uniti d'Europa, che come simbolo ha la rosa nel pugno resa celebre dai Radicali. Ma anche gli Stati Uniti degli Stati aderenti all'euro, o Use, con il motto "Più Stati Uniti d'Europa e meno Nato". Si trova anche Pace terra dignità, la lista di Michele Santoro.
C'è l'Unione cattolica italiana, che in passato si era alleata con i Gilet arancioni di Antonio Pappalardo, e Pirati. I Pirati, collegati al Partito pirata europeo, si occupano soprattutto di temi come la privacy online, e nel loro logo la P di Pirati è formata da un osso e un teschio con una bandana. Più essenziale il logo del Partito pirata italiano, candidato separatamente, con una P stilizzata a forma di vela.
Diverse liste saltano all'occhio, alcune perché hanno già annunciato che non intendono davvero correre alle europee. Tra queste proprio gli Use, ma anche la lista Contro sistema, che ha dichiarato che non sarà presente in nessuna circoscrizione. Lo stesso vale per Insieme liberi – Uniti nella Costituzione, da non confondere con Insieme liberi – UscIta (lista inserita all'interno di Libertà, di Cateno De Luca) e con Insieme liberi, un'altra lista che ha un simbolo praticamente identico a quello di UscIta ed è legata alle stesse persone che gestiscono Italexit, l'ex partito di Gianluigi Paragone.
A sua volta, Italexit per l'Italia è candidato in una lista unica con il Partito animalista. Ma, sempre nel calderone di liste organizzato da Cateno De Luca, c'è anche un Movimento per l'Italexit che non ha nessun collegamento con questo partito, e anzi potrebbe ricevere una contestazione anche sul piano legale.
Le altre liste: Bandecchi, Cappato, Dc ma anche il Sacro romano impero cattolico
Altri partiti candidati sono il Sacro romano impero cattolico (fondato dalla giornalista Mirella Cece, che presenta il partito regolarmente dal 1999 e punta a creare in Italia una monarchia costituzionale), e Italia reale, movimento che nel simbolo ha una corona e alle spalle ha organizzazioni di destra: c'è anche il simbolo dell'Alleanza europea dei movimenti nazionali, che nel 2019 contribuì a candidare esponenti di CasaPound.
Tra gli schieramenti non citati finora ci sono quelli con un forte legame territoriale (Rassemblement Valdôtain, Orgueil valdôtain, Südtiroler Volkspartei) e poi liste con varie storie alle spalle: da Parlamentare indipendente al Partito comunista italiano, da Alternativa popolare di Stefano Bandecchi al Partito socialisti per il lavoro. Ma c'è anche la lista Referendum e democrazia di Marco Cappato; il Partito cristiano sociale, Italia moderata, Pensioni & Lavoro – Risveglio europeo, Democrazia sovrana e popolare.
C'è Nuova Italia e anche Esseritari, partito che prende il nome dal titolo di un libro del suo fondatore. C'è Movimento indipendenza e il Movimento poeti d'azione. C'è la Democrazia cristiana con lo storico simbolo, Base popolare e anche la lista del neofascista Forza nuova. L'ultimo simbolo depositato è quello dell'Italia dei diritti, dell'ex poliziotto e giornalista Antonello De Pierro.