Tutti i condoni e le sanatorie nella manovra del governo Meloni
Nella legge di bilancio del governo Meloni che stasera andrà al voto della Camera, tra centinaia di interventi e miliardi di euro spesi, hanno trovato spazio anche diversi condoni e sanatorie fiscali. In particolare, nel testo si trovano 12 tipi diversi di sanatoria, che permettono di regolarizzare la posizione con il fisco a chi non è a norma.
La sanatoria più discussa è certamente la cosiddetta ‘salva-calcio'. Si tratta di una norma rivolta a tutte le federazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, ma che di fatto riguarda per la maggior parte le squadre della Serie A. Nel 2022, le tasse per gli enti sportivi erano state sospese a causa del Covid. Così, si sono accumulati degli arretrati per 889 milioni di euro, che avrebbero dovuto essere pagati a fine anno.
Ma con la norma salva-calcio, le tasse dovute potranno essere pagate in 60 rate mensili, cioè in 5 anni, con una piccola sanzione del 3%. Con questo emendamento alla legge di bilancio, lo Stato è venuto incontro alle difficoltà degli enti sportivi, ma ha rinunciato a incassare subito 889 milioni di euro, o almeno una grossa parte di questi, che avrebbero potuto essere usati per altre misure.
Una sanatoria contenuta in manovra si rivolge anche al mondo delle criptovalute. Le regole per tassare le monete digitali – che fino a quest'anno venivano considerate come valute estere – cambiano, e con il cambiamento arriva anche un condono per chi finora non ha dichiarato i redditi da cripto-attività.
In particolare, ci sarà la possibilità di presentare ‘domanda di emersione‘, seguendo le procedure che verranno decise nel dettaglio dall'Agenzia delle Entrate. Insieme alla domanda si verserà una sanzione, e se ci sono dei redditi da attività con criptovalute bisognerà versare una tassa sostitutiva, pari al 3,5% delle attività annuali.
Un altro tipo di sanatoria interessa chi ha avuto delle somme di denaro contestate bonariamente dal fisco, cioè chi ha degli errori che sono emersi dai controlli dell'Agenzia delle Entrate, anche automatizzati. Ci sarà una modalità agevolata per definire le somme contestate, se queste fanno riferimento ai periodi d'imposta 2019, 2020 e 2021, purché la scadenza di pagamento non sia dopo il 1° gennaio. Per risolvere la propria posizione sarà necessario versare i contributi che sono dovuti, le imposte con gli interessi e le somme aggiuntive, più una sanzione, che però viene ridotta dal 30% al 3%.
Previste poi agevolazioni anche per chi ha compiuto delle irregolarità formali: si pagheranno 200 euro per ogni periodo di imposta in cui ci sono violazioni, con una rata entro il 31 marzo 2023 e l'altra entro il 31 marzo 2024. C'è un ravvedimento speciale, per i tributi che riguardano le dichiarazioni fatte nel 2022 sui redditi del 2021: basterà versare un 18esimo del minimo edittale delle sanzioni, con l'imposta dovuta e gli interessi, in 8 rate trimestrali e con un interesse del 2% annuo.
Infine, per quanto riguarda i versamenti omessi, questi si potranno recuperare senza sanzioni né interessi. La cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro resta, ma si allungano di due mesi i tempi per effettuare l'operazione. Infine, la rottamazione delle cartelle va a coinvolgere anche le multe stradali, ma solo per quanto riguarda gli interessi e l'aggio.
Maria Cecilia Guerra, deputata del Partito democratico, ha definito l'insieme delle misure "la saga dei condoni": "Il fisco è considerato come uno strumento con cui si possono distribuire privilegi a questa o a quella categoria di contribuenti, con agevolazioni, esenzioni e regimi privilegiati", ha dichiarato Guerra. "L'evasione fiscale non è considerata una piaga nel nostro Paese, ma una difesa legittima e giustificata".