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Tutti i bonus per le famiglie con figli nel 2024, i requisiti e come fare domanda

Dalle misure più ampie come l’assegno unico e universale, fino a quelle più specifiche come le detrazioni fiscali per i corsi musicali, ci sono diversi strumenti a cui le famiglie con figli a carico possono fare ricorso per avere un sostegno economico. Ecco quali sono nel 2024, come funzionano e quali sono i requisiti necessari.
A cura di Luca Pons
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Immagine di repertorio
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Le famiglie che hanno figli a carico si trovano ad affrontare spese significative, e per questo esistono diverse misure pensate per venirgli incontro attive nel 2024. Anche senza tenere in conto le agevolazioni in busta paga pensate per essere utilizzate da chi ha figli, come il bonus madri lavoratrici, restano diversi interventi: l'Assegno unico e universale, il bonus asili, la carta della cultura e la carta del merito che hanno sostituito il bonus da 500 euro per i diciottenni, e alcune detrazioni fiscali.

Assegno unico e universale

L'Assegno unico e universale per i figli a carico esiste da diversi anni, ed è rivolto a tutti i nuclei familiari che hanno figli fino a 21 anni (o senza limiti di età, se si tratta di persone con disabilità). L'importo dell'Auu viene aggiornato ogni anno: nel 2024 il minimo è di 57 euro al mese per ogni figlio minorenne, mentre il massimo è di 199 euro al mese.

Per ricevere l'Assegno unico non ci sono requisiti Isee, ma l'importo è stabilito proprio in base a questo criterio. I pagamenti più alti vanno ai nuclei familiari che hanno un Isee valido per il 2024 al di sotto dei 17.090,61 euro. Quelli più bassi, invece, a chi supera la soglia di 45.574,96 euro. Anche questi limiti vengono aggiornati ogni anno per tenere conto dell'inflazione.

Ci sono diversi fattori che possono portare a una maggiorazione dell'importo ricevuto: tra le altre cose il numero di figli, la presenza di persone con disabilità, oppure di un genitore solo. Come detto il limite di età per i figli ammessi al beneficio è fissato a 21 anni, ma una volta diventati maggiorenni per essere ‘conteggiati' devono essere registrati come disoccupati, effettuare il servizio civile, oppure frequentare l'università o un corso di formazione. In tutti i casi, se hanno un reddito, questo non deve superare gli 8mila euro all'anno.

Per richiedere l'Assegno unico è sufficiente presentare la domanda dal sito dell'Inps. Qui, una volta fatto l'accesso con Spid, Carta d'identità elettronica o Carta nazionale dei servizi, basterà fornire tutte le informazioni richieste. Se si preferisce, invece, è possibile chiedere assistenza a un Caf o patronato. La domanda non va ripresentata l'anno successivo: i pagamenti continuano in automatico, se non ci sono stati cambiamenti nella condizione della famiglia.

Bonus asili nido

Tra le agevolazioni più specifiche, invece, c'è il bonus asili nido, che può valere fino a un massimo di 3.600 euro. Posso ottenere l'agevolazione le famiglie con figli fino a 36 mesi di età – se il bambino o la bambina compiono tre anni nel 2024, è possibile presentare la domanda solo per le mensilità da gennaio ad agosto. Anche in questo caso non ci sono limiti di Isee, ma l'importo è determinato dalla soglia Isee: sotto i 25.000,99 euro, la somma è aumentata, mentre oltre i 40mila euro è diminuita.

In particolare, il bonus vale 1.500 euro complessivi (divisi in undici rate mensili) per chi ha un Isee che supera i 40mila euro. Si sale a 2.500 euro per un Isee tra 25.001 e 40mila euro, e si arriva a 3mila euro per gli Isee sotto i 25.000,99 euro. Per di più, nelle famiglie che hanno già un figlio al di sotto dei dieci anni, fanno un altro figlio nel 2024, e hanno un Isee più basso di 40mila euro, l'importo è aumentato a 3.600 euro in tutto. In più, chi rispetta i requisiti ma l'anno scorso non ha utilizzato la misura può detrarre il 19% delle spese per l'asilo dalla dichiarazione dei redditi.

La domanda si può presentare da marzo di quest'anno, anche se ci sono stati inizialmente dei ritardi nei pagamenti, e la finestra resterà aperta fino al 31 dicembre 2024. Per integrare eventuale documentazione, poi, si potrà andare fino al 31 luglio 2025. Per fare richiesta bisogna passare dal sito dell'Inps, accendendo con Spid, Carta d'identità elettronica o Carta nazionale dei servizi, oppure farsi assistere da un patronato.

Carta cultura e Carta del merito per diciottenni

Da quest'anno non esiste più il bonus 500 euro per tutti i diciottenni, che il governo Meloni ha sostituito con due misure per i nati nel 2005/2006 che hanno compiuto 18 anni. La prima è la Carta della cultura giovani: si tratta di un bonus da 500 euro rivolto a chi viene da una famiglia con un reddito inferiore a 35mila euro all'anno. La seconda è la Carta del merito, sempre del valore di 500 euro, che spetta a chi ottiene il diploma di maturità entro i 19 anni con il voto di 100 e lode. In entrambi i casi si tratta di misure che per il 2024 sono già state erogate, e la possibilità di fare domanda si è chiusa a fine giugno, ma è sembra plausibile che saranno confermate anche per il prossimo anno.

Detrazioni fiscali per sport e musica

Restano poi alcune detrazioni fiscali pensate appositamente per le famiglie che hanno figli a carico. In particolare, è possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per le attività sportive effettuate dai figli che hanno tra i 5 e i 18 anni di età. Ci sono diversi paletti in questo caso: l'attività deve essere svolta presso associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dalle rispettive federazioni, mentre non ‘valgono' né le associazioni professionistiche né le associazioni non sportive che semplicemente effettuano delle attività motorie.

La detrazione può essere richiesta da entrambi i genitori, ma l'importo massimo in assoluto è di 210 euro (divisi tra i due). Questo importo è valido fino a un reddito di 120mila euro annuali, poi si abbassa, fino a sparire per chi guadagna più di 240mila euro all'anno.

Un'altra detrazione riguarda invece la musica. Anche in questo caso, si può detrarre il 19% di quanto speso per dei corsi di musica per i figli. Sono diversi i paletti: il requisito di reddito massimo scende a 36mila euro all'anno; l'importo limite è di 190 euro detratti.

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