Tutti contro la Biancofiore: “Suffragetta dell’omofobia”
È ancora polemica sulla nomina di Michaela Biancofiore come sottosegretario alle Pari Opportunità, nomine giunte tra l'altro dopo un lungo braccio di ferro tra le varie anime che sostengono il Governo guidato da Enrico Letta. Questa volta però, accanto a considerazioni di carattere schiettamente politico e a valutazioni di merito sulla capacità di Berlusconi di ottenere riconoscimenti ed incarichi istituzionali per i suoi fedelissimi, ad esprimere valutazioni tranchant sulla Biancofiore sono gli esponenti delle associazioni per la difesa dei diritti degli omosessuali. A partire da Enrico Oliari, di Gaylib che va giù duro: "Sarebbe come dare il premio per l'emancipazione a Khamenei o il Nobel per la Pace a Kim Jong-un".
Sulla stessa linea Flavio Romani di Arcigay: "Francamente ci sfugge l'idoneità della nomina a sottosegretario alle Pari opportunità di una suffragetta dell'omo-transfobia come Michaela Biancofiore la berlusconiana di ferro, oltre che ferocemente contraria alle nozze gay, ha ringhiato contro le persone trans e contro i loro affetti che definisce problematici. Quelli omosessuali tutt'al più configurerebbero una natura diversa e difficile". E infine Mancuso di Equality Italia, che come riporta il Corsera dichiara: "In questi anni, a differenza di altre sue colleghe di partito, Biancofiore si è distinta per le sue dichiarazioni di scherno e avversione nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, oltre a propugnare visioni sulle donne fonte di imbarazzo persino dentro il Pdl".