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Tutte le scadenze del nuovo Parlamento: l’agenda dei lavori e le priorità da affrontare entro l’anno

La crisi di governo estiva e l’inusuale ritorno alle urne in autunno hanno portato il nuovo Parlamento ad avviare i lavori in un momento piuttosto complesso, con importanti scadenze dietro l’angolo. Vediamo quali sono.
A cura di Annalisa Girardi
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Camera e Senato si sono insediati. E anche se il governo è ancora da formare e in Parlamento mancano ancora dei passaggi (come l'elezione dei capigruppo, prevista oggi) si pensa già a tutti i dossier aperti. La crisi di governo estiva e l'inusuale ritorno alle urne in autunno, infatti, hanno portato il nuovo Parlamento ad avviare i lavori in un momento piuttosto complesso, con importanti scadenze dietro l'angolo. I neo eletti deputati e senatori, in qualche caso, si trovano proprio ad affrontare una corsa contro il tempo: in poco più di due mesi, infatti, si dovrà chiudere il capitolo del decreto aiuti e quello della manovra.

La crisi energetica è forse la questione più urgente che si troverà sul tavolo il nuovo governo. Che, con ogni probabilità sarà guidato da Giorgia Meloni. Anche l'esecutivo uscente, in realtà, è al lavoro per contrastare il caro bollette e gli effetti dell'inflazione che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese. È quindi probabile che il primo esecutivo varato dal nuovo governo sia proprio un decreto Aiuti, il quarto della Serie. Il Parlamento si troverebbe così ad esaminarlo potenzialmente già dai primi giorni di novembre.

E poi, dalla seconda metà di novembre, tutta l'attenzione delle due Camere si concentrerà sulla manovra. Che potrebbe contenere altri aiuti economici per assorbire l'impatto dei rincari in bolletta e del caro prezzi.

La sessione di bilancio occuperà tutti i prossimi mesi. Il centrodestra starebbe puntando a chiudere sia la legge di bilancio che il decreto fiscale entro la metà di novembre, in modo da lasciare al Parlamento il tempo opportuno per esaminare tutti i provvedimenti. Con l'ultimo Consiglio dei ministri, tuttavia, il governo uscente guidato da Mario Draghi aveva già approvato e inviato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio. Che ora il nuovo governo dovrà integrare nella suo disegno per la manovra. Insomma, anche lasciando a Camera e Senato il tempo di approfondire i testi, si tratta di una manovra in parte blindata.

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