Tutta Italia in zona bianca da lunedì 28 giugno, domani il monitoraggio dell’Iss
Da lunedì prossimo tutta Italia sarà in zona bianca. Domani è atteso il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità sulla situazione epidemiologica nel Paese, che confermerà il crollo della curva dei contagi praticamente in tutte le Regioni. Anche nella Valle d'Aosta, l'ultima Regione ancora in zona gialla, che passerà in fascia bianca da lunedì prossimo, il 28 giugno. La Valle d'Aosta già da diversi giorni in realtà registra dati molto positivi per quanto riguarda i nuovi contagi e la pressione sugli ospedali e sul passaggio in zona bianca non ci dovrebbero essere dubbi: la Regione era finora rimasta in zona gialla in quanto la regola vuole che per passare alla fascia di rischio più bassa un territorio abbia un'incidenza settimanale di 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive.
Per la Valle d'Aosta il termine scadrà questa settimana e dalla prossima passerà quindi in zona bianca con tutte le altre Regioni. Questo significa che l'Italia entrerà nel mese di luglio totalmente in area bianca, ultimando così il processo di riapertura. Le uniche regole da rispettare in quest'area infatti sono quelle basilari per evitare il contagio, come il rispetto delle distanze di sicurezza e l'obbligo di mascherina. Che però, sempre da lunedì 28 giugno, non dovrà più essere portata all'aperto: sarà comunque necessario averla sempre con sé non solo in quanto questacontinuerà ad essere necessaria negli spazi al chiuso, ma anche perché andrà indossata ogni volta che si creino situazione di assembramento anche all'aperto che non consentano di mantenere le distanze di sicurezza dagli altri. Inoltre, in zona bianca, tutte le attività che rimanevano ancora chiuse saranno riaperte. Unica eccezione sono le discoteche, per cui manca ancora una data. Si parla di una possibile riaperture per i primi giorni di luglio, ma non ci sono ancora certezze.
In generale si può dire che con il passaggio della Valle d'Aosta in zona bianca si ultimerà il processo di riapertura, determinando un altro importante passo verso il ritorno alla normalità. Dal governo sottolineano però che questo non voglia dire che l'emergenza sia finita. Preoccupa infatti la diffusione della variante Delta in Europa, che presto potrebbe diventare la predominante. Per questa ragione è necessario continuare a vaccinare tutta la popolazione.