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Trovato accordo su Recovery Fund, Conte esulta: “Tutelata dignità Italia, ora Paese può ripartire”

Al termine del Consiglio europeo che ha siglato l’accordo sul Recovery Fund, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, esulta: “Avremo una grande responsabilità, abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza, di cambiare volto al nostro Paese. Ora dobbiamo correre, utilizzando questi soldi per investimenti per riforme strutturali”, afferma in conferenza stampa.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’accordo trovato sul Recovery Fund porta il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a parlare di una giornata storica “per l’Europa e per l’Italia”. Al termine del Consiglio europeo che ha siglato l’accordo sul piano di ripartenza per l’economia dell’Ue, Conte esulta per l’obiettivo raggiunto, ricordando che all’Italia andranno 209 miliardi, ovvero il 28% del totale dei 750 miliardi che verranno stanziati tra sovvenzioni e prestiti. “Avremo una grande responsabilità – afferma Conte – abbiamo la possibilità di far ripartire l'Italia con forza, di cambiare volto al nostro Paese. Ora dobbiamo correre, utilizzando questi soldi per investimenti per riforme strutturali”. Per Conte il Recovery Fund su cui si è trovato l’accordo “è davvero molto consistente”. Inoltre il presidente del Consiglio rivendica come l’Italia sia riuscita a “migliorare l’intervento a nostro favore, se consideriamo la proposta originaria della Commissione Ue”.

Subito dopo il Consiglio europeo, Conte in conferenza stampa commenta: “Siamo all'alba del quarto giorno di un vertice lunghissimo. Forse abbiamo stabilito il record, superando per durata il vertice di Nizza. Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso, che ci consentirà di affrontare questa crisi con forza ed efficacia”. E, ancora, il presidente del Consiglio rivendica: “Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l'autonomia delle istituzioni comunitarie”. Parlando del negoziato di questi giorni, Conte prosegue: “Non avrei mai concesso a nessun Paese il diritto di veto o di intromissione sull'attuazione del piano di Rilancio nazionale. È giusto che ci sia un sistema di verifiche in relazione all'avanzamento dei progetti, all'implementazione degli stessi. Ma certo era una pretesa inaccettabile che un singolo Paese potesse decidere fino al veto dell'erogazione dei fondi ed esercitare poteri di intromissione. Non l'avrei mai concesso, non l'ho concesso e sono soddisfatto del risultato”.

Il ringraziamento di Conte alle opposizioni

Il presidente del Consiglio non si limita a ringraziare i ministri del suo governo e tutte le forze di maggioranza, ma si rivolge anche all’opposizione: “Devo ringraziare anche le forze di opposizione. Soprattutto alcuni loro esponenti, pur tra legittime critiche, hanno ben compreso l'importanza storica della posta in gioco”. Il presidente del Consiglio ringrazia anche “tutti i ministri”, sostenendo che sia “una grande squadra”. E poi le forze di maggioranza, “che unite e compatte hanno sostenuto l'azione del governo” nell’obiettivo di raggiungere un accordo su un progetto così ambizioso.

La task force per il piano di rilancio

Secondo Conte questo accordo raggiunto in Europa dimostra che “il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano”. Ora bisognerà capire come spendere le risorse che l’Ue metterà a disposizione: “Abbiamo già lavorato al piano di rilancio, elaborato progetti e condiviso con tutte le componenti della società. Rimane un ultimo confronto con le opposizioni, dopodiché avremo un quadro definito dei progetti. Dovremo declinarne la priorità e individuare quelli da selezionare in prospettiva europea. La costruzione di una task force operativa, al di là di uno staff che ha già lavorato al piano di rilancio, sarà una delle priorità che andremo a definire in questi giorni perché dovrà partire al più presto”.

Conte: spero accordo distolga attenzione da Mes

In conferenza stampa Conte parla anche del Mes: “Di Mes abbiamo discusso tanto e immagino continueremo a parlarne: il Mes non è il nostro obiettivo, l'obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e le necessità e valutare gli strumenti nel migliore interesse dell'Italia. Il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità nell'interesse dell'Italia. Ci sono prestiti molto vantaggiosi”. Per Conte, quindi, il Recovery Fund è la priorità: “Spero possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa attorno al Mes”.

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