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Troppe amputazioni in Sicilia, il doppio che in Lombardia: la regione indaga

Il governatore Crocetta: “molti medici anziché tentare tutte le cure possibili a volte hanno inteso procedere con leggerezza alle amputazioni”. La motivazione sarebbero i rimborsi. Indagini che viaggiano parallelamente a quelle sull’utilizzo eccessivo di farmaci.
A cura di Andrea Parrella
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Rosario Crocetta, governatore della Regione Sicilia, ha annunciato che si procederà ad un'operazione di fitto controllo nei confronti di un curioso ed inaspettato eccesso di amputazioni in tutta la regione. Secondo i dati, gli interventi alle gambe sarebbero addirittura il doppio rispetto a quelli della regione Lombardia: 1.249 contro 720. un riferimento numerico che potrebbe essere visto attraverso la chiave di lettura dei rimborsi pubblici per le cliniche che procedono con una certa facilità ad un'amputazione quando invece una cura sarebbe possibile. Lo stesso governatore ha manifestato l'urgenza di correggere il tiro: "Stiamo indagando perché molti medici anziché tentare tutte le cure possibili a volte hanno inteso procedere con leggerezza alle amputazioni, così come si è fatto con i parti cesarei. Gli interventi chirurgici menomanti devono essere l'extrema ratio, non possono diventare routine, per potere garantire al medico e alla clinica maggiori guadagni. La Regione ha avviato una serie di controlli che devono fare in modo di portare la qualità della sanità siciliana agli standard nazionali".

Indagini che correranno parallelamente all'altro ramo sul quale la regione si sta concentrando recentemente, si intende quello inerente il consumo eccessivo di alcuni farmaci rispetto alla media nazionale, in particolare per la cura di malattie come l'osteoporosi e il diabete, un abuso che ha fatto lievitare la spesa. Ad intervenire nel merito della questione fu, nei giorni scorsi, l'assessore alla Salute della regione Sicilia, Lucia Borsellino: "In Sicilia la dose media giornaliera di farmaci per l'osteoporosi, per esempio, è il doppio rispetto a quella nazionale, ciò avviene senza una motivazione epidemiologica". Il risparmio generato da una revisione di spesa in questo senso sarebbe considerevole ed inoltre gli apparati regionali manifestano l'esigenza di capire per quali motivi in Sicilia dovrebbe esserci un consumo eccedente di questi farmaci.

Sono stati dunque avviati dei negoziati tra l'assessorato e le singole aziende sanitarie, con la finalità di una certificazione delle spese da parte delle Asp. Naturalmente, le risorse recuperate saranno reindirizzate al sistema sanitario, mentre parte di questi verranno impiegati in un fondo di compensazione a garanzia del paziente.

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