video suggerito
video suggerito

Treviso, esplode ordigno davanti alla sede della Lega. Anarchici rivendicano l’attentato

Un ordigno rudimentale è esploso poco prima delle 14 davanti alla sede storica della Lega a Treviso, in via Fontana 95. Non ci sono stati feriti e i Vigigli del fuoco intervenuti hanno potuto riscontrare solo lievi danni al portone d’ingresso. Un secondo involucro sospetto, anch’esso dotato di carica esplosiva, è stato fatto brillare.
A cura di Annalisa Cangemi
2.539 CONDIVISIONI
Immagine

Un'intimidazione o forse solo uno scherzo di cattivo gusto. Fonti del Carroccio hanno denunciato che un ordigno è esploso all'esterno della sede storica del partito a Treviso, il K3, nella zona industriale di Villorba, in via Fontana 95. L'attentato potrebbe essere avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsi. Secondo le prime informazioni fornite dalla Questura la deflagrazione non avrebbe provocato danni alla struttura, né vi sono persone coinvolte. Sul posto gli artificieri della polizia hanno fatto brillare un secondo involucro, che aveva a sua volta una carica esplosiva. Un secondo ordigno trovato vicino alla sede della Lega a Treviso è stato fatto esplodere poco fa dagli artificieri della polizia. Si trattava di un oggetto dotato di una sorta di meccanismo d'innesco. Alle operazioni hanno assistito anche alcuni dirigenti veneti del Carroccio.

Secondo le ipotesi degli investigatori la prima bomba carta avrebbe dovuto fungere da esca per attirare le vittime verso la seconda bomba, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, che avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra a cui l'ordigno era collegato.

La Questura di Treviso ha avviato le indagini. I dirigenti locali della Lega, l'ex segretario della Liga Veneta Gian Paolo Gobbo, ed il segretario provinciale di Treviso Dimitri Coin, sono stati informati solo nel primo pomeriggio di oggi dell'attività delle forze di polizia. Quando sono arrivati la zona era già transennata per motivi di sicurezza. Il primo ad esserne informato, oggi, è stato il sindaco di Villorba, Marco Serena, dato che il K3 si trova sul territorio di questo comune alle porte di Treviso. "Il livello del conflitto pare essere salito di grado – hanno detto Gobbo e Coin – e dobbiamo intanto ringraziare che nessuno si sia fatto male".

Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, col personale operativo del nucleo Nbcr, che hanno riscontrato solo lievi danni al portone d'ingresso. La bomba era stata sistemata vicino alla scala antincendio. Nella palazzina non ci sono altre abitazioni, e nemmeno nelle immediate vicinanze.

Matteo Salvini commenta la notizia su Twitter: "Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima", assicura il leader della Lega.

Interviene anche il governatore del Veneto Luca Zaia: "Esprimo la mia più ferma condanna per l'attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontaà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale".

"Un bruttissimo segnale – prosegue Zaia – contro quella che non è soltanto la sede storica di un movimento e di un partito, ma anche un luogo dove i cittadini e i militanti si ritrovano per un confronto che deve sempre essere aperto, franco e democratico. Da noi è così, se qualcuno altro vuol far prevalere altri linguaggi, sappia che troverà sempre una ferma e condivisa opposizione democratica". Conclude Zaia: "La rivendicazione giunta ci riporta a tristi epoche e ad allucinanti linguaggi che credevamo ormai dimenticati. Se così non è questi nemici della democrazia sappiano che troveranno una società veneta pronta a respingerli nel nome del confronto civile e della difesa delle istituzioni democratiche". 

"Non ci fate paura! Non ci fermerete! Forza Liga Veneta, Forza Lega", ribadisce in un tweet il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana.

Gli anarchici rivendicano l'attentato

"Stanchi di tacere, stanchi di vedere ogni giorno violenze sistematica tramite il razzismo, il sessismo, il lavoro salariato che avvengono in questa società, i cui essenziali valori sono l’autorità e il profitto – attaccano gli anarchici in un comunicatoNauseati dallo sfruttamento vediamo come principali responsabili tutti i partiti politici i quali reprimono la libertà tramite l'apparato statale, riformatore e repressivo (TV, mass-media, associazioni, esercito, protezione civile, ecc). Lo Stato ed il capitale sono i più grandi criminali, infrangono persino le loro leggi rubano sotto forma di tasse, uccidono tramite la guerra e il lavoro salariato, i respingimenti in mare e nei lager per immigrati in Europa ed Africa, contaminano irreversibilmente l’uomo, gli animali ed il pianeta terra, tutto per il loro profitto e potere".

La rivendicazione, firmata da una sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis /Internazionale" che su un volantino circolato sul web, con data 12 agosto 2018, sostiene di aver attaccato la sede del Carroccio rispondendo all'invito "lanciato dai compagni della cellula ‘Santiago Maldonado', i quali "hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio". 

"Non dimentichiamo la complicità ipocrita di questa società composta da cittadini che fingono di non vedere gli orrori del razzismo, del nazionalismo di oggi e di ieri. Questa accettazione è il pilastro del totalitarismo e della democrazia: L’autorità che si fonda sull'indifferenza, la paura, l’apatia, nel tempo ha potuto creare i Gulag, i campi di concentramento nazisti, ed oggi quelli in Libia o sotto casa nostra. E' una storia che si ripete". 

La polizia potrebbe aver intercettato il messaggio di rivendicazione sul web – dove è comparso solo ieri, 15 agosto – avviando poi le verifiche. Santiago Maldonado era il nome dell'attivista argentino che si batteva per la difesa dei Mapuche, trovato morto nell'ottobre 2017 nel fiume Chubut, nella Patagonia centrale. "All'alba la sede della Lega di Treviso è stata attaccata con 1 ordigno – recita il testo pubblicato sul sito ‘RoundRobin.info' –  Rivendichiamo la collocazione contro politici, sbirri e loro tirapiedi. A tutto questo non vogliamo essere complici, alla violenza indiscriminata degli Stati ci opporremo con la violenza discriminata contro i responsabili di tutto ciò".

Salvini commenta il messaggio degli attentatori: "Ho letto la rivendicazione farneticante degli anarchici. Ce l'hanno col mondo, col governo, coi lavoratori, con la Lega. E' gente che va curata perché non sta bene di testa".

2.539 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views