Trattori, esenzione Irpef agricola prorogata per 2 anni, Meloni: “Tagli solo per chi è in difficoltà”
La protesta degli agricoltori non si ferma, nonostante gli ultimi interventi annunciati dal governo. I trattori sono divisi, ma i presidi e la mobilitazione non saranno interrotti.
A Roma sono in programma tre manifestazioni nei prossimi giorni e un presidio in più di mezzi agricoli a partire da stanotte, con l'arrivo previsto di cento trattori, provenienti da Caserta, Fondi, Velletri e dall'Abruzzo, che si posizioneranno in un'area privata nella zona di Castel di Leva: giovedì mattina c'è quella indetta al Campidoglio, indetta da Popolo Produttivo e da Altragricoltura; poi è attesa la manifestazione al Circo Massimo del ‘Cra agricoltori traditi', guidati tra gli altri da Danilo Calvani; e un'altra manifestazione è stata annunciata dai Movimenti agricoli federati (che non parteciperanno alla manifestazione a Circo Massimo) in piazza della Bocca della Verità, in centro a Roma.
È iniziata poi la smobilitazione del presidio di ‘Riscatto agricolo' sulla Nomentana dopo l'apertura di ieri del ministero dell'Agricoltura a un tavolo tecnico di confronto. Anche se, a quanto apprende l'Ansa, non tutti i trattori lasceranno l'area. "Noi rimaniamo al presidio e abbiamo creato oggi il Maf (Movimenti agricoli federati) a cui fanno parte portavoce di 12 regioni. Rimarranno circa 200 trattori" ha spiegato Roberto Rosati, uno dei portavoce del neonato movimento, in prima linea in questi giorni nella protesta accanto a Riscatto agricolo.
"Abbiamo presidi fissi con i nostri trattori fino a giovedì in quattro piazze, tra cui Porta San Giovanni – ha aggiunto – e sabato ci sarà una manifestazione a Bocca della Verità". Rosati ha sottolineato che "non c'è spaccatura tra agricoltori veri, abbiamo tutti gli stessi problemi" ma "abbiamo iniziato una strada e la vogliamo continuare. Per noi non bastano i punti raggiunti".
Cosa ha deciso il governo sull'Irpef agricola
Il testo depositato dal governo, che sarà inserito nel decreto Milleproroghe, prevede l'esenzione totale dell'Irpef per i redditi fino a 10mila euro e un dimezzamento per quelli tra i 10mila e i 15mila euro. La misura avrà la durata di due anni e costerà circa 220 milioni per il 2025 e poco più di 130 milioni per il 2026. Le risorse vengono reperite dal fondo per l'attuazione della delega fiscale
"L'esenzione dell'Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell'importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro, saranno prorogate per due anni. Una esenzione più giusta che esclude i ricchi da un beneficio che per alcuni risultava un privilegio. Inoltre garantisce per due anni un sostegno che risultava prima estremamente precario non permettendo alcuna programmazione rispetto a questo dato", ha confermato in una nota il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
"L'emendamento depositato, concordato con il ministro Giorgetti, – ha precisato il ministro – rappresenta quindi l'ennesima conferma dell'attenzione del governo Meloni verso le istanze degli agricoltori e nei confronti di un settore fondamentale per la nostra Nazione. Ringrazio i colleghi – e in particolare il vice ministro Leo – che hanno lavorato per sintetizzare le nostre proposte e individuare le coperture finanziarie per raggiungere questo importante obiettivo, senza proclami e slogan, dimostrando con provvedimenti concreti che altri governi non hanno mai adottato, la propria vicinanza a tutto il mondo agricolo".
"Il provvedimento sull'Irpef, che è stato proposto dal Governo su mio preciso indirizzo, garantisce un intervento progressivo che esenta maggiormente gli agricoltori che si trovano più in difficoltà ed esclude dal beneficio coloro che oggettivamente non ne hanno bisogno, ai quali invece negli anni passati è stato concesso, creando una disparità di trattamento rispetto ad altri italiani nelle loro stesse condizioni", ha dichiarato in una nota la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "In questi anni, infatti, sono state esentate dall'Irpef immotivatamente anche persone particolarmente ricche".
"Inoltre – ha aggiunto la premier -, l'intervento garantisce per due anni un nuovo modello fiscale permettendo agli agricoltori di fare scelte di natura imprenditoriale con una prospettiva più ampia rispetto alla sola annualità prevista in precedenza".