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Tra un mese i costi dei bonifici istantanei sono equiparati a quelli ordinari

Novità per i clienti delle banche italiane. Dal 9 gennaio 2025 i costi dei bonifici istantanei, che molti istituti di credito già offrono, dovranno essere portati al livello dei costi dei bonifici ordinari.
A cura di Annalisa Cangemi
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Buone notizie per i correntisti italiani. Da gennaio infatti i costi dei bonifici istantanei, che molte banche già consentono di fare, dovranno essere portati al livello dei costi dei bonifici ordinari. Questo significherà quindi, nella maggior parte dei casi, in una riduzione del costo che oggi viene fatto pagare per questi bonifici speciali. Attualmente, in media costano 1,74 euro in Italia, ma non ci potrà essere più alcun prezzo aggiuntivo.

È uno degli effetti del secondo step di introduzione del regolamento europeo sui pagamenti istantanei. I costi, quindi,  dovranno essere riportati a quelli che ogni singolo correntista paga sulla base della tipologia di contratto di conto corrente che ha aperto con la propria banca (il costo per un bonifico ordinario può essere anche pari a zero, come  conseguenza del fatto che le banche sono in concorrenza tra di loro).

Cosa sono e come funzionano i bonifici istantanei

I bonifici istantanei sono disponibili 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana e 365 giorni l'anno. Funzionerà così: si potrà fare un bonifico in pochi secondi, in qualunque momento, anche nei festivi, e il bonifico istantaneo potrà avere un importo massimo di 100mila euro, in base al regolamento 886 Ue di marzo 2024 che entra in vigore il prossimo 9 gennaio. Il regolamento europeo, già in vigore dalla scorsa primavera, impone un obbligo di offerta del servizio di invio e di ricezione così come un obbligo di verifica del beneficiario. Il cliente che non si vedesse riconosciuto, a partire dal 9 gennaio 2025, il minor costo per i bonifici istantanei dalla parte della sua banca, potrà ricorrere sicuramente all'arbitro bancario, spiega un esperto del settore al Sole 24 Ore, in attesa che arrivino le sanzioni che saranno introdotte con un provvedimento atteso dal Mef, che le dovrà disciplinare entro i primi mesi del 2025.

Il tasto dolente è che sarà anche più difficile bloccare un bonifico già inviato, in caso di problemi. A partire da ottobre 2025 poi, scatterà un nuovo obbligo di verifica: le banche saranno tenute a verificare la corrispondenza tra titolare Iban e nome del beneficiario scritto da chi fa un bonifico (ordinario o istantaneo). Accade infatti, come scrive la Repubblica, che i correntisti vengano truffati, e siano indotti a fare un bonifico a Iban controllati da criminali, con nomi di beneficiari che però sembrano quelli giusti. I soldi finiscono sull'Iban indicato, anche se il titolare è diverso da quello indicato come beneficiario, a meno che la banca non esegua appunto questo controllo di corrispondenza.

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