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Le consultazioni per il nuovo governo

Totoministri, la possibile squadra del governo Cottarelli

I tecnici tornano al governo: Cottarelli potrebbe sciogliere la riserva già oggi, e proporre la sua lista al Capo dello Stato. Tra i papabili ci sono i nomi di Raffaele Cantone, Francesco Paolo Tronca, Paola Severino e Alessandro Pajno.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le consultazioni per il nuovo governo

Il governo di Carlo Cottarelli è destinato ad avere vita breve: potrebbe non avere i numeri per la fiducia né alla Camera né al Senato. Il Pd ha già detto che la voterà, LeU ne discuterà oggi. Ma Fratelli d'Italia, che è stata l'unica forza politica a chiedere l'impeachment per il presidente della Repubblica, e Forza Italia hanno già detto che non hanno intenzione di dare l'appoggio al nascente governo, e naturalmente non lo sosterranno Lega e M5S che in entrambe le Camere hanno la maggioranza. In ogni caso un governo ci sarà, o per il disbrigo degli affari correnti fino a nuove elezioni, in questo caso subito dopo l'estate; oppure qualora dovesse ottenere la fiducia del Parlamento resterà in carica per la legge di bilancio del 2018, traghettando il Paese a elezioni nel 2019. Se i voti non dovessero essere dalla sua parte Cottarelli potrebbe rassegnare le dimissioni dopo la sfiducia del Senato senza passare dalla Camera.

Cottarelli ha annunciato che una lista dei ministri verrà sottoposta a Mattarella in tempi brevi, probabilmente già nella giornata di oggi. Una road map serrata: subito dopo ci sarebbe il giuramento e il passaggio della campanella con Paolo Gentiloni. Entro la settimana potrebbe esser già votata la fiducia, o al massimo slitterà alla prossima settimana. Sarà una squadra snella, con dieci o dodici componenti al massimo, che rinunceranno a candidarsi alle prossime elezioni.

Per l'economia, che come si è visto è il dicastero "sensibile", per rassicurare i mercati, Cottarelli potrebbe decidere di tenere per sé l'interim all'Economia. In alternativa la possibilità è che il Mef vada a Salvatore Rossi, direttore Generale di Banca d'Italia. Meno quotato, ma pur sempre nella lista dei papabili, troviamo l'ex rettore della Bocconi Guido Tabellini. Per i dicasteri economici si fa anche il nome anche di Lucrezia Reichlin, docente di Economia alla London Business School. Per il ministero del Lavoro in lizza c'è Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Letta. C'è anche chi fa il nome dell'attuale presidente dell'Inps, Tito Boeri.

Agli Esteri è data per molto probabile Elisabetta Belloni, la prima donna a ricoprire il ruolo di segretario generale della Farnesina. In alternativa, si cita Pasquale Terracciano, ora ambasciatore italiano a Londra. Il dicastero delle Infrastrutture potrebbe essere guidato da Raffaele Cantone, che al momento svolge l'incarico all'Autorità anticorruzione, di cui dal 2014 è presidente. Per il ministero dell'Interno si parla di Giampiero Massolo, ex segretario generale alla Farnesina, ai vertici dei Servizi e oggi presidente di Fincantieri, già citato anche quando si cercava di indovinare il governo giallo-verde, ma in quel caso per gli Esteri. Tra i nomi che circolano per il ministero degli Interni c'è quello di Francesco Paolo Tronca, l'ex commissario di Roma. Dal consiglio di Stato potrebbe arrivare al governo, magari alla Giustizia, Alessandro Pajno, giurista palermitano molto amico di Mattarella. Tra i giuristi si fa il nome anche di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, di Paola Severino, già Guardasigilli del governo Monti (prima donna a ricoprire quel ruolo) e rettore della Luiss e di Marta Cartabia, vicepresidente della Consulta. Infine, Enzo Moavero Milanesi, già apparso nella rosa dei nomi possibili per l'esecutivo M5s-Lega, potrebbe tornare ad assumere le deleghe agli Affari europei. Della squadra di governo potrebbe far parte anche Anna Maria Tarantola, già dirigente della Banca d'Italia ed ex presidente Rai.

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