Totoministri: in ballo 15 poltrone. Potrebbe saltare la Cancellieri
Chi saranno i ministri di Matteo Renzi? Il toto-nomi impazza e a quanto pare gli uomini che collaboreranno più da vicino con il prossimo Presidente del Consiglio saranno 15. Niente accorpamenti, dunque, forse perché il segretario del PD ha l'esigenza di "tenere a bada" gli alleati che, con ogni probabilità, saranno nuovamente del Nuovo Centrodestra. Lucrezia Reichlin sembra il nome più quotato per quanto riguarda il dicastero dell'economia, mentre per il lavoro in rampa di lancio ci sarebbe il professor Tito Boeri. In discesa le quotazioni di Lorenzo Bini Smaghi e Carlo Padoan, neopresidente dell’Istat, mentre si allontana anche l'ipotesi di Guglielmo Epifani, ex segretario Pd e già segretario generale della Cgil.
La conferma di Angelino Alfano al ministero dell'Interno e al ruolo di vicepremier appare praticamente certa. Anche perché, senza tanti giri di parole, è stato il numero uno del Nuovo Centrodestra a porre come condizione del voto alla fiducia il mantenimento del suo incarico e di quelli di Maurizio Lupi (Infrastrutture) e Beatrice Lorenzin (Salute). Potrebbe invece saltare la Carrozza: al suo posto, al ministero dell'Istruzione, si vocifera che andrà Stefania Giannini, di Scelta Civica. Emma Bonino, da mesi alle prese con il caso dei Marò, dovrebbe essere riconfermata alla Farnesina anche in virtù della volontà del Presidente della Repubblica, che giudica assai positivo il compito svolto dalla radicale.
Al ministero della Giustizia potrebbe "saltare la testa" di Annamaria Cancellieri, anche se il suo successore non è ancora noto. Si è parlato a lungo di Michele Vietti vicepresidente uscente del Csm, in ottimi rapporti con il Quirinale ma molto meno con il centrodestra. Anche alla difesa potrebbe esserci un cambio: ipotizzati Federica Mogherini e il professor Arturo Parisi, ma in pole position c'è Roberta Pinotti, attuale sottosegretario, molto ferrata sui dossier del ministero, stimata dal Colle e anche dagli ambienti internazionali e alleati. dario Franceschini potrebbe rimanere alla guida del Ministero per i Rapporti con il Parlamento, mentre Matteo Orfini potrebbe subentrare a Orlando all'ambiente.