Totoministri, chi sono i nomi della squadra del governo Meloni
Le elezioni politiche appena concluse hanno decretato la vittoria del centrodestra, e questo porterà molto probabilmente alla prima presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana. Secondo le regole interne della coalizione vincente infatti sarà il leader che ha preso più voti alle urne a entrare a Palazzo Chigi, e dunque sarà Giorgia Meloni a ricevere dal Capo dello Stato l'incarico di formare un nuovo governo. Spetterà quindi a lei preparare una squadra di ministri da presentare al Presidente Mattarella per l'eventuale nomina. Poco prima del voto la leader di Fratelli d'Italia aveva dichiarato di aver praticamente ultimato la lista dei componenti del suo eventuale esecutivo, aggiungendo poi che non avrebbe fatto nomi prima delle elezioni.
Il Viminale non sarà di Matteo Salvini
Non ci sono ancora certezze, ma alcuni nomi stanno circolando proprio in queste ore, e quasi tutte le caselle sarebbero già state decise. E su un punto Giorgia Meloni non avrebbe dubbi: non sarà l'alleato Matteo Salvini a guidare il Viminale, come accadde già nel governo giallo-verde nel 2018. Lo scarso risultato ottenuto dal segretario della Lega alle urne non lo metterebbe infatti nella posizione di reclamare per lui un ministero. Al suo posto Meloni vedrebbe piuttosto Matteo Piantedosi, prefetto di Roma, e già capo di gabinetto al ministero dell’Interno. Altre ipotesi sono Gianni Letta, zio del segretario dem Enrico Letta, oppure Giuseppe Pecoraro, ex vicecapo della polizia, candidato con Fdi.
Il nodo del ministero dell'Economia
Altro nodo riguarda invece il ministero dell'Economia. Nei giorni scorsi era circolato il nome di Fabio Panetta, economista ed ex direttore generale della Banca d'Italia, componente del comitato esecutivo della Bce. Il diretto interessato però avrebbe già detto di non essere disponibile a guidare viale XX Settembre. Se Panetta, soluzione preferita da Meloni, non fosse disponibile, potrebbe subentrare Domenico Siniscalco, che è stato ministro nel governo Berlusconi sostituendo Giulio Tremonti.
Alla Giustizia l'ex magistrato Carlo Nordio
Al ministero della Giustizia potrebbe andare il giurista ed ex magistrato Carlo Nordio, candidato in questa tornata elettorale nelle fila di Fratelli d’Italia ed eletto alla Camera in Veneto. Il suo nome era già uscito per il Quirinale: era infatti uno dei candidati indicati dal centrodestra, e in particolare da Fratelli d'Italia per il Colle. L'alternativa possibile è la scelta dell'avvocata Giulia Bongiorno (Lega). La strada di Bongiorno potrebbe essere però essere in salita, proprio per la sua vicinanza con Salvini, considerato perdente in queste elezioni, ma anche per la sua posizione di legale di rilievo, che potrebbe innescare conflitti di interessi. Per questo per lei potrebbe essere plausibile piuttosto il ministero della Pubblica Amministrazione. Altro nome che gira è il magistrato Nicola Gratteri, che però era stato già tirato in ballo come possibile candidato con Meloni alle politiche, circostanza che poi non si è verificata.
Gli altri nomi per il totoministri
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Francesco Lollobrigida
Giovanbattista Fazzolari
Giuseppe Chiné
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Antonio Tajani
Elisabetta Belloni
Ministero della Difesa
Stefano Pontecorvo
Edmondo Cirielli
Ministero dello Sviluppo Economico
Antonio D'Amato
Letizia Moratti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Fabio Rampelli
Edoardo Rixi
Ministero dell'Istruzione
Anna Maria Bernini
Valentina Aprea
Alberto Bagnai
Ministero della Cultura
Giampaolo Rossi
Ilaria Cavo
Letizia Moratti
Stefano Candiani
Ministero della Salute
Andrea Mandelli
Licia Ronzulli
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Maurizio Lupi
Gianmarco Centinaio
Ministero Pubblica Amministrazione
Giulia Bongiorno
Ministero Turismo
Massimo Garavaglia
Daniela Santanché
Ministero del Sud e della coesione territoriale
Gianfranco Rotondi
Ministero delle Disabilità
Erika Stefani
Ministro Transizione Ecologica
Vannia Gava
Politiche Europee
Raffaele Fitto
Simone Bossi