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Inchiesta in Liguria e arresto di Giovanni Toti

Toti arrestato per corruzione, il centrodestra lo difende: si allontana l’ipotesi dimissioni

L’interrogatorio del governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari, è fissato per domani 10 maggio. E intanto il centrodestra lo blinda: “Non basta un’inchiesta, lo invito a dimostrare che ha lavorato correttamente e spero che i giudici gli diano con velocità la possibilità di farlo”, ha detto Salvini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente della Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nell'ambito di una maxi-inchiesta a Genova, non ha intenzione di dimettersi. Ieri il suo avvocato, Stefano Savi, ha fatto sapere di aver incontrato il suo assistito, che sarebbe "ben determinato a esaminare e approfondire gli atti per presentare una difesa che spieghi come tutto quello che è contenuto, i fatti che sono richiamati negli atti stessi, sono in realtà da interpretare differentemente alla luce della politica che ha sempre seguito lui e la regione da lui guidata".

E il centrodestra blinda il governatore. I primi a difenderlo sono Lega e Forza Italia, un po' più cauto il partito di Meloni, Fratelli d'Italia. Nella giornata di martedì il coordinatore regionale e deputato, Matteo Rosso, non aveva escluso l'eventualità di un passo indietro del presidente della Regione, che porterebbe la Liguria a elezioni anticipate, come chiesto dalle opposizioni.

Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, reputa le dimissioni "una resa, perché domani qualunque inchiesta, avviso di garanzia o rinvio a giudizio porterebbe alle dimissioni di un sindaco o di un amministratore".

"Non sono in condizione di suggerire niente a Giovanni, che ritengo un ottimo amministratore. In Italia e in tutti i Paesi civili – ha aggiunto – qualcuno è colpevole se condannato in tre gradi di giudizio. Non basta un'inchiesta, lo invito a dimostrare che ha lavorato correttamente e spero che i giudici gli diano con velocità la possibilità di farlo". Sulla scia dei dubbi sollevati dal ministro della Giustizia Nordio, anche Salvini mostra perplessità sul timing dell'inchiesta: "Se un'inchiesta è durata quattro anni, avranno avuto i loro motivi per chiuderla adesso. Però non commento".

Anche per il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani l'arresto di Toti non sembra rappresentare un problema: "Nessun imbarazzo. Io sono garantista come per tutti e sono convinto che farà di tutto per dimostrare l'estraneità ai fatti di cui è accusato".

Il responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, ai microfoni di Fanpage.it, prova a fare quadrato sul governatore: "La vicenda di Toti mi stupisce perché l'ho sempre considerato una persona onesta e noi confidiamo in quanto ha detto Toti, che dimostrerà la sua completa estraneità".

Donzelli quindi fa un parallelismo tra la vicenda del governatore Emiliano e quella del presidente della Liguria: "Emiliano è andato da dei boss mafiosi a chiedere il permesso di fare politica. Lo ha rivendicato lui, non c'è da appurare se è vero o non è vero. Il caso di Toti sarebbe gravissimo se quelle cose fossero vere, ma lui dice che non le ha fatte".

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Intanto in Regione Liguria ieri si è svolta la prima riunione di giunta senza Toti, guidata dal vicepresidente e facente funzioni pro-tempore Alessandro Piana. E durante la riunione della maggioranza regionale dei partiti di centrodestra sostenitori del governatore viene ribadito "pieno sostegno al vice presidente Alessandro Piana, alla Giunta e alla maggioranza in Consiglio regionale che la sostiene".

"Gli eventi che hanno coinvolto di recente l'amministrazione non possono cancellare l'impegno e il lavoro con cui la maggioranza ha governato la Regione", si legge in una nota congiunta firmata dalla coordinatrice della Lista Toti e deputata di Noi Moderati, Ilaria Cavo, dal coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Matteo Rosso, dal segretario regionale della Lega, Edoardo Rixi, e dal coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco. "Le sfide e le responsabilità da affrontare ogni giorno richiedono la stessa determinazione. Ribadiamo, quindi, il nostro sostegno nella sua capacità di amministrare la nostra regione", si aggiunge.

I primi interrogatori, Toti sarà sentito domani 10 maggio

Oggi iniziano i primi interrogatori. Si parte in mattinata con l'ad (sospeso) di Iren ed ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, unico indagato in carcere, che sarà sentito intorno alle 11 all'interno della casa circondariale di Marassi a Genova dove si trova in arresto da martedì.

Il manager è accusato di corruzione nell'esercizio della funzione e atti contrari ai doveri d'ufficio, nella stessa inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti, l'imprenditore e terminalista Aldo Spinelli e il capo di gabinetto della Regione Liguria, Matteo Cozzani. Gli indagati nella prima ordinanza eseguita martedì, in tutto 25, sono destinati ad aumentare con i 10 soggetti a vario titolo ‘attenzionati', alcuni dei quali indagati e altri sulle cui posizioni dovranno essere svolti ulteriori accertamenti.

Ma l'inchiesta si allarga. Tra i nuovi indagati, non compresi nell'ordinanza principale, anche il commissario del porto di Genova Paolo Piacenza, subentrato nel ruolo nel settembre dello scorso anno nei confronti del quale l'ipotesi sarebbe di abuso d'ufficio. Sono già scattate alcune perquisizioni da parte della Guardia di Finanza di Genova in uffici e residenza. Gli inquirenti hanno messo sotto la lente una serie di rilevanti finanziamenti alla fondazione Change di Giovanni Toti e che potrebbero nascondere rapporti corruttivi, elementi tutti da verificare al momento, e diversi dai rapporti di scambio legati ai casi contestati che hanno motivato le esigenze cautelari eseguite lunedì.

Sono stati calendarizzati i principali interrogatori dei prossimi giorni, oltre a quello di Signorini anche quello del governatore Toti, che sarà sentito domani, venerdì 10 maggio alle 14 in procura a Genova, mentre Aldo Spinelli e Matteo Cozzani saranno ascoltati dai magistrati nella giornata di sabato.

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