Tosi all’attacco: “Salvini dittatore della Lega”
Dopo la rottura traumatica seguita a giorni di tensioni sempre più crescenti, nella Lega Nord volano parole grosse tra Flavio Tosi e Matteo Salvini. In una conferenza stampa convocata appositamente oggi, il sindaco di Verona infatti ha accusato il segretario federale del Carroccio di aver assunto un comportamento dittatoriale all'interno del partito escludendo qualsiasi persona in dissenso con le sue politiche. "La decisione di Salvini crea tensioni interne pesantissime nella Liga Veneta. A ridosso delle elezioni regionali, con il rischio di dividere il centrodestra e avvantaggiare gli avversari" ha avvertito infatti Tosi aggiungendo: "E se fa tutto questo è solo per cacciare me e per lo scopo di costruire una Lega con un uomo solo al comando". "Resto convinto che il motivo delle decisioni di Salvini fosse altro. Secondo me Salvini voleva il controllo dittatoriale della Lega Nord, e di questo si assume la responsabilità" ha affermato ancora Tosi, ricordando che con il commissariamento "è stata calpestata l'autonomia della Liga veneta".
"Brutta botta, anche psicologicamente"
"Visto che le decisioni le ha prese il segretario federale, la delusione sui comportamenti anche umani è nei confronti del segretario federale, cioè di Matteo Salvini" ha ribadito Tosi, aggiungendo: "Questa rottura che ha creato e voluto Salvini, rifiutando anche una proposta formale di mediazione, rischia di favorire il centrosinistra. Ma questo Salvini probabilmente l'ha messo in conto". Quanto a una sua possibile candidatura, Tosi ha spiegato: "Questa è una brutta botta, anche psicologicamente. Umanamente pesa parecchio che i miei 25 anni di Liga Veneta e Lega Nord siano stati chiusi in questo modo. Mi prendo due giorni per decidere. Devo riflettere".