Tornano oggi zone gialle e arancioni, l’Italia divisa in due: regole e divieti Regione per Regione
L’Italia cambia di nuovo colore. Da oggi, lunedì 11 gennaio, finisce la zona arancione per tutto il territorio nazionale (come previsto nel weekend) e resta solamente in cinque Regioni. Tutto il resto d’Italia sarà invece zona gialla, almeno fino a venerdì. Poi entrerà in vigore – dal 16 gennaio – il nuovo dpcm con le nuove regole e le nuove restrizioni. Da oggi, quindi, le misure in vigore cambiano da Regione a Regione in base al colore assegnato dall’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità.Sono in zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e le province autonome di Bolzano e Trento. In zona arancione, invece, ci sono Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Inoltre in Sicilia c’è Messina come unico capoluogo di provincia in zona rossa.
Le regole per la zona gialla
In questi giorni è in vigore quella che è stata definita una zona gialla rafforzata. Oltre alla regole della zona gialla, infatti, vige anche il divieto di spostamento tra Regioni, fatta eccezione per i movimenti dovuti a motivi di lavoro, salute e necessità e per il ritorno alla residenza. In questi casi è necessaria l’autocertificazione. Nelle Regioni in zona gialla sono aperti bar e ristoranti fino alle 18, con massimo quattro persone per tavolo, poi è consentito solo l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio (senza limiti orari). Aperti anche negozi e centri commerciali. Possono riaprire da oggi anche le scuole superiori, ma in realtà quasi tutte le Regioni hanno scelto di proseguire con la didattica a distanza. Ritorno in classe solo per gli studenti di Abruzzo, Toscana e Valle d’Aosta e per le province autonome di Trento e Bolzano.
Le regole per le 5 Regioni in zona arancione
Nelle cinque Regioni che sono passate da oggi in zona arancione bar e ristoranti sono chiusi: consentito solo l’asporto e il domicilio. Gli spostamenti sono liberi all’interno del proprio comune, quindi sono consentite anche le visite a parenti e amici, fermo restando il coprifuoco alle 22 che vale per tutta Italia. Aperti i negozi. Vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune, anche quelli per raggiungere le seconde case. Unica eccezione vale per chi vive in un comune con meno di 5mila abitanti: in quel caso è consentito uno spostamento nel raggio di 30 chilometri e comunque non verso il capoluogo di provincia. Sì anche allo sport individuale e all’attività motoria e sportiva se praticata all’aperto e in solitudine.